Al Paladozza si torna in campo pochi giorni dopo la vittoria della Fortitudo su Trieste: l’avversario questa volta è Sassari, altra diretta concorrente per la salvezza.
Sugli spalti manca nuovamente il tifo organizzato, un copione che in questo inizio di 2022 sarà destinato a ripetersi: i cori del pubblico “normale” comunque non mancano, e in assenza del classico uomo col megafono, prende vita uno spontaneismo da Premier League.
Insomma: la pandemia sta costringendo ad abbracciare indirettamente il modello inglese, dove non esistono lanciacori, e i canti del pubblico si diffondono in modo naturale tra chi ha voglia di lanciarli. Tutto il contrario della classica tradizione italiana.
Sul campo comunque a poco servono gli incitamenti: Sassari passa senza problemi, mettendo nei guai una Fortitudo che, oltre a soffrire per l’assenza della Fossa, guarda adesso con una certa preoccupazione alla classifica.
Stefano Brunetti