Ultimo turno casalingo per la Fortitudo che, in questa penultima di campionato regolare del girone Est di Serie A2, riceve la formazione di Piacenza.

I playoff si avvicinano in casa Fortitudo, con la solita pattuglia di oltre 5.000 affezionati presenti anche quest’oggi. Tutto esaurito nonostante la partita odierna non sia considerata un “big match”.

Al solito posto la Fossa dei Leoni in Curva Schull, oggi in varie fasi della partita meno attiva del solito la parte ai lati dello storico striscione, mentre la parte centrale risulta sempre precisa e puntuale al sostegno dei biancoblù. Ripeto: l’avversario odierno non è dei più stimolanti, quindi in molti preferiscono sostenere la F nelle fasi salienti della partita, quando i padroni di casa effettuano il sorpasso conquistando la vittoria tra le mura amiche del PalaDozza.

Molto bella la coreografia della Fossa ad inizio gara, quando vengono esposti sei leoni (storico simbolo del gruppo ultras fortitudino), seguiti dall’esposizione dello striscione “DASPO TARGET”, in virtù delle ultime diffide piovute addosso ai ragazzi della Curva.

Verso le fine del secondo quarto, la Fossa espone “MASSIMINO SEMPRE CON NOI”, in memoria di uno storico ultras fortitudino mancato anni fa, a cui viene dedicato anche un coro.

All’inizio del terzo quarto, viene esposto uno striscione di solidarietà verso gli amici di Reggio Calabria, per via dell’incredibile penalizzazione nei confronti della squadra, che è costata la retrocessione d’ufficio. Nelle fasi finali del match, viene effettuata anche una bella sciarpata.

Repertorio canoro? S’incomincia con “libertà per gli ultrà”, che dall’inizio della vicenda diffide è il coro di apertura della Curva Schull, a cui poi fa seguito l’inno della Fossa. Durante il resto della gara non manca mai sostegno per le aquile, nonostante il passivo sia pesante nella prima parte dell’incontro, che pian piano la Fortitudo rimonta, causando un contestuale innalzamento dei decibel in tutto il palazzetto.

Al fischio finale si alza il classico coro di sfottò verso la tifoseria virtussina dell’altra sponda cestistica di Bologna. Nel settore distinti invece, il gruppo “Unici” è privo dello striscione, al posto del quale viene esposto: “LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI… FORZA GUAZZA” mentre, prima della palla a due, avevano fatto posto ad un commemorativo: “ONORE AL SIBERIANO”.

Circa un centinaio i tifosi ospiti, ma totalmente assente un qualsiasi sostegno per la propria squadra, vedo esposto il drappo “ASSIGECO È UNA FEDE”, ma tutto il pubblico proveniente da Piacenza resta seduto per tutta la partita.

Francesco Passarelli