Quest’oggi faccio ritorno al PalaDozza dopo aver “accompagnato” gli altri due corrispondenti nell’uscita precedente della Fortitudo tra le mura amiche. Stavolta ritorno in solitaria al palazzetto di Piazza Azzarita, in pieno centro a Bologna. A differenza della scorsa settimana, entro all’interno del PalaDozza con largo anticipo.

Com’era prevedibile, il palazzo è esaurito in ogni ordine di posto: 5.570 i presenti. Dall’alto della mia postazione in tribuna stampa, non riesco a sentire a pieno il tifo della Curva Schull e della Fossa dei Leoni, anche per la mia vicinanza al settore ospiti. Comunque sia, lo storico gruppo ultras della Fortitudo mantiene il supporto canoro su ottimi livelli, soprattutto durante i time-out, quando riescono a richiamare tutto il resto del palazzetto al sostegno vocale nei confronti della loro squadra: bello vedere aggregarsi il pubblico di altri settori (seppur non in tutti i momenti), visto che negli stadi italiani è difficile assistere a queste scene.

A livello visivo ho apprezzato lo sventolio dei bandieroni nelle immediate vicinanze del parquet di gioco. Durante la partita s’intravvedono vari due aste in ogni angolo della curva, molto bella anche la sciarpata.
Per concludere il discorso Fossa: mentre esco dal palazzetto sento un “Ravenna vaffanculo”, probabilmente per la prestazione odierna della loro squadra, che dopo un dominio totale di 3 quarti, cade nella frazione decisiva della partita.

Nel settore distinti è presente il gruppo Unici, per loro segnalo lo sventolio di qualche bandiera tricolore e un “Treviso vaffanculo” lanciato dagli stessi, vista la prossima sentitissima trasferta della Fortitudo.

Sono 150 invece i tifosi ravennati che giungono a Bologna, raccolti dietro lo striscione del club di tifosi Leoni Bizantini. Durante la partita viene alzato qualche coro, ma vista l’organizzazione del tifo, c’è poco da segnalare. Il tifo ospite si accende nel quarto decisivo, complice anche l’incredibile rimonta dei giallorossi.
Mentre scendo le scale per uscire, riesco a immortalare una sciarpata che saluta la loro squadra, vittoriosa per 76-70.

Francesco Passarelli