Dopo la scorsa gara interna contro il Termoli, giocata con il ricordo ancora fresco della scomparsa dell’amico Francesco Bernabucci, il Fossombrone e il “Botty Club” al suo seguito, tornano tra le mura amiche. Superata la fase del dolore che atterrisce e sconvolge, tornare al “Bonci” è l’occasione giusta per onorare Francesco, grandissimo tifoso forsempronese, con un ricordo degno della sua passione per la locale squadra di calcio. Così dopo un più sobrio quanto semplice striscione (fra l’altro anche i termolesi, in quella domenica, gliene dedicarono uno), questa volta nell’angolo di tribuna occupato dal “Botty”, si alza un’intera coreografia tutta per lui. Un bandierone con la gigantografia del suo volto e tanti cartoncini bianchi, completati da due striscioni, posti sopra e sotto il piccolo copricurva, con le scritte “Vinci per noi”, “Vinci per Franci”.

Il resto della partita è contrassegnata dal solito repertorio del gruppo, fra cori e battimani oltre ad un paio di bandiere che spesso colorano la loro zona, compresa quella con Lupo Alberto, il personaggio nato dalla matita di Silver che i marchigiani hanno scelto come proprio simbolo.

Sempre belle queste realtà di paese, che nel loro piccolo fanno aggregazione e cercano di porsi come punto di riferimento positivo e propositivo per la comunità locale, sportiva e non solo. Ovviamente di ben altra stazza è la presenza nel settore ospiti dei sambenedettesi, dei veri e propri pesi massimi del tifo. Una di quelle tifoserie che pur militando in D è fra le più rinomate e apprezzate della nazione. Importante e compatta la loro presenza, all’incirca sulle 350 unità e come sempre molto colorata, grazie alle varie pezze e striscioni in balaustra, oltre a bandiere e due aste nel mezzo. Come già avvenuto a Notaresco, si rivede lo striscione contro il caro biglietti, battaglia che evidentemente hanno preso a cuore in riva al Tronto e che forse avrebbe una portata e un’eco ancora maggiore se ognuno, nel proprio ambito di competenza, levasse il proprio coro di protesta per dei prezzi che sono ormai lontanissimi dalla concezione popolare che si aveva di questo sport.

Se fra sciarpate, manate, cori i sambenedettesi dominano la scena con il proprio colore e calore, altrettanto però non fa la loro squadra che, in una partita comunque molto emozionante, si fa poi fermare sul 2-2 perdendo un po’ la scia della battistrada Chieti, andatasi ad imporre con autorità (e anche con qualche polemica) sul campo della Vigor Senigallia ora seconda in classifica. La stagione però è solo agli inizi, combattere fino alla fine è un obbligo.

Foto di EB