Dopo le violenze di Marsiglia, il deputato William Larrive ha presentato Martedì mattina, nell’Assemblea Nazionale, un testo di legge col fine di vietare la vendita di biglietti per gli ultras ed escluderli da qualsiasi stadio per 3 anni, se necessario:

Consentire ai club professionistici di calcio di rifiutare la vendita di biglietti ad alcuni spettatori, stilare una lista di “pseudo tifosi” ed infligger loro l’interdizione dagli stadi fino a 3 anni. Ecco il disegno di legge depositato martedì all’Assemblea Nazionale, dal deputato Guillaume Larrive, che ha scelto di schierare “l’artiglieria pesante” contro i teppisti.

Secondo questo deputato, tali misure avrebbero un impatto positivo sui club e, secondo quanto riferito, funzionerebbero bene a monte, con l’approvazione delle autorità.
Il deputato, molto attivo con l’opposizione, sottolinea che l’inizio di stagione 2015-2016 di calcio è stato segnato da numerosi incidenti. Ma soprattutto, ha scritto, “gli eventi che hanno avuto luogo il fine settimana del 19 e 20 settembre a Reims e in particolare a Marsiglia, in occasione della partita Marsiglia-Lione”, a suo avviso, sono stati di un’estrema “gravità”.
Inoltre, “a pochi mesi da Euro 2016, è assolutamente necessario che il nostro paese dimostri la sua capacità di assicurare in ogni circostanza la sicurezza intorno e negli stadi durante le partite di calcio. Ne va della credibilità del nostro paese”, spiega Guillaume Larrive.
Il suo disegno di legge prevede due articoli chiave. Il primo modifica una disposizione del codice sportivo. Si legge: “Al fine di garantire la sicurezza degli eventi sportivi, gli organizzatori, di fronte a queste situazioni, possono rifiutare o annullare l’emissione di titoli di accesso agli eventi sportivi, o negare l’accesso a quanti si rendessero autori di comportamenti che violano o siano suscettibili di compromettere la sicurezza di persone o proprietà o di transennamenti effettuati dagli organizzatori al fine di garantire il regolare svolgimento di questi eventi”.
Il sistema di elaborazione dati, contenente informazioni sui violenti, è gestito direttamente dai club: “A tal fine, gli organizzatori di tali eventi sono autorizzati a stabilire una lista di dati rilevanti per queste persone e di conservarla fino ad un massimo di tre anni”, afferma il disegno di legge. Resta da convincere la Commissione Nazionale sulla informatica e libertà (CNIL).

Un rafforzamento della prevenzione dei comportamenti violenti.
Il secondo articolo prevede, nel frattempo, la prevenzione ripetuta dei comportamenti violenti. Si presuppone che, a livello europeo, la durata dei divieti d’interdizione dagli stadi è generalmente più di un anno e spesso di due.
Appare necessario “dare maggiore libertà alla realizzazione della fase dispositiva di prevenzione amministrativa e quindi aumentare la sua efficacia”, spiega Guillaume Larrive. Il deputato ha aggiunto: “Secondo quanto annunciato dal governo nel gennaio 2014, si propone di estendere a 24 mesi il periodo massimo di esclusione amministrativa iniziale dagli stadi e a 36 mesi per recidiva”.
Secondo lo stesso Larrive, “sembra indispensabile per affrontare questo problema senza indugi, in vista della stagione in corso e della prossima manifestazione di Euro 2016, in modo da avere il deterrente più fattibile”. Il governo potrebbe non essere insensibile ad alcuni dei suoi argomenti, sapendo che si riflettevano in consultazione con le autorità nazionali di calcio, ma è il governo stesso a detenere il controllo di eventuali sviluppi legislativi sulla questione e ad essere padrone del calendario parlamentare.

Traduzione di Francesco Passarelli.