Incontro che viene giocato sul campo neutro di Santa Croce sull’Arno in quanto all’impianto di Perignano manca il Certificato Antincendio che deve essere rilasciato dai Vigili del Fuoco. Senza questo documento la capienza massima dell’impianto si aggira sulle cento unità, considerando poi le normative anti-Covid che permettono l’apertura degli stadi al 75%, la capienza sarebbe ulteriormente ridota ad un numero talmente irrisorio di spettatori che diventerebbe insostenibile organizzare l’evento.

Lo stadio di Santa Croce è prescelto per questo match di Eccellenza e manco a dirlo sono i livornesi a portare numeri rilevanti mentre il pubblico di casa è ristretto a qualche sportivo e ai classici parenti ed amici dei giocatori.

Buona l’affluenza dei sostenitori livornesi che arrivano con un discreto anticipo e si fanno notare fin dal prepartita per l’accensione di alcuni bomboni che riscaldano ben presto l’ambiente ed accompagnano il rientro delle squadre negli spogliatoi per la classica “chiama”.

Se l’Eccellenza è il classico inferno per una tifoseria come quella labronica, è altresì l’occasione giusta per svincolarsi dalle stringenti normative che aleggiano nei campionati professionistici e tornare a tifare con i classici mezzi a disposizione: bandiere, tamburi, torce e fumogeni accompagnano il pomeriggio della truppa amaranto. Un bel tocco di colore che denota l’euforia dei presenti che non mancano di far sentire il proprio sostegno alla squadra: una volta iniziato l’incontro, la tifoseria amaranto si compatta a centro settore ed offre una buona prestazione, vocalmente parte con il piede sull’acceleratore e lancia un paio di boati veramente non male, il tutto accompagnato da torce e fumogeni accesi in diverse zone del settore.

Nella ripresa il tifo perde un po’ di compattezza ma resta su livelli più che sufficienti, la partita sul terreno di gioco invece non è assolutamente una passeggiata ed i presenti sono coinvolti nella sfida, che del resto presenta diverse emozioni con il Livorno che incassa un gol su calcio da fermo, recupera lo svantaggio, poi subisce due espulsioni e deve guardarsi da un avversario sembrato veramente in palla.

Sugli spalti qualche decisione del direttore di gara viene sonoramente fischiata, non mancano neppure i lanci di oggetti verso il terreno di gioco, la rete divisoria comunque regge bene l’urto dei livornesi che alla fine devono accontentarsi di un solo punto. La squadra viene comunque chiamata a gran voce sotto il settore per i saluti di rito, un pareggio non intacca la sensazione che la squadra amaranto sia la candidata numero uno al salto di categoria. E non potrebbe essere altrimenti.

Valerio Poli