Il mese che ci introduce alla primavera, per noi folli innamorati dei colori rossoneri e strenui oppositori alla tessera del tifoso, si apre con la trasferta di Como.

Un’infrasettimanale di martedì sera, 1° Marzo, a distanza non di certo incoraggiante e obiettivamente riservata a pochi intimi. Ma spirito di gruppo e forza di volontà hanno comunque avuto la meglio. Infatti, nonostante il periodo non particolarmente brillante sotto l’aspetto economico, si è riusciti ad attrezzare una discreta colletta che ha permesso a due impeccabili ragazzi della cricca di muoversi in macchina da Lanciano.

Non solo però, perché la rappresentanza è stata poi arricchita anche per merito di altre due nostre unità, attualmente fuorisede. Così, dopo un prudenziale pit stop al consueto distributore con rimessa dell’olio e pieno del carburante, alle 11:15 iniziamo la lunga traversata al seguito della Virtus.

Nulla di significativamente importante da rilevare durante il viaggio in autostrada che, seppur  trafficata da camion e tir, scorre abbastanza in disinvoltura. La partenza a presto orario è giustificata dal fatto che, intorno alle 19:00, vorremmo ricongiungerci ai due non tesserati provenienti dal Nord, magari appoggiandoci al bancone di qualche bar di paese. Ma i nostri piani verranno purtroppo disattesi non appena ci imbatteremo nell’odissea delle deviazioni all’altezza di Milano. Errori che ci costeranno una bella perdita di tempo sulla tabella di marcia e ci costringeranno a darci appuntamento direttamente sotto il Settore Ospiti.

La calca di automobilisti di rientro dalla giornata lavorativa (logica conseguenza di un improponibile calcio spezzatino!) ci accompagnerà fino all’uscita di Como Centro. Leggermente prima di svoltare notiamo un cartello luminoso che invita i supporters frentani a raggiungere i bus navetta appositamente allestiti in occasione della partita. Ovviamente per noi vale sempre il principio dell’andare «allo stadio, a modo nostro!», per cui autonomamente ci rechiamo in prossimità del “Sinigaglia”.

Lasciamo il mezzo in un parcheggio custodito situato nei pressi dell’impianto e, a piedi, ci spingiamo verso il cordone di steward e carabinieri schierato in corrispondenza della vasta area antistante l’ingresso della Curva destinata agli ospiti. Chiediamo informazioni su come poter acquistare il biglietto per la gara e, senza problemi, veniamo indirizzati al botteghino (aperto!) collocato più in avanti. Qui, alla sola esibizione dei documenti di riconoscimento, l’addetto ci stamperà i tagliandi con una certa nonchalance che sinceramente ci lascerà attoniti. La “geniale” carta introdotta dall’infame ministro Maroni non si nominerà neppure. Inoltre, il prezzo del biglietto a 12 Euro, di ‘sti tempi ci risulta piuttosto onesto.

Sul posto, intanto, abbiamo il piacere di riabbracciare i due fratelli fuorisede: biglietto anche per loro e poi dritti ai tornelli (per fortuna questa volta le pettorine gialle ci risparmieranno il sequestro degli accendini!). Entriamo nel settore a cinque minuti dal fischio d’inizio, posizionandoci in balconata, distaccati dalla mucchia dei lancianesi tesserati.

Sulla ringhiera sistemiamo la felpa marchiata “F.N.T.” e, fregandocene di tutto, cominciamo a tifare in quattro ma con addosso una grinta che quasi incute timore. Benché le temperature non propriamente estive, due dei nostri finiranno addirittura per mettersi a petto nudo (!!!).

Nella prima frazione sfodereremo una lodevole prestazione vocale caratterizzata da cori possenti e continui, a rimarcare l’appartenenza alla città, il sostegno alla maglia, la vicinanza ai diffidati e contro la repressione che li costringe alla lontananza dal Lanciano.

Nell’intervallo una sana birra ci schiarirà le ugole per poter poi ripeterci alla grande nella ripresa (teniamo «Lo Stato ha fatto una legge che dice allo sbirro così…» per oltre venti minuti consecutivi!!). Tutto ciò, mentre in campo i rossoneri agguantano il definitivo 1 a 1 con un goal di pregevole fattura.

Al termine del match, pagato il salato parcheggio 7 Euro e 20 (vergognatevi!), ci salutiamo con i ragazzi fuorisede e riprendiamo la via del ritorno. Ritorno che, dopo un estenuante tragitto notturno di 700 km, si materializzerà alle 09:00 del mercoledì mattina. Per adesso, la trasferta in terra lariana si conferma in assoluto la più tranquilla della stagione…

Frentani non tesserati.

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