Nella prima domenica di settembre del 2024 il Frosinone e la Juve Stabia si affrontano allo Stirpe per la quarta giornata del campionato di Serie B. La sfida si gioca in orario serale, con calcio d’inizio alle ore 20:45. I ciociari disputano la seconda partita casalinga consecutiva, dopo aver pareggiato contro il Modena qualche giorno prima. Gli ospiti, freschi di promozione, affrontano invece il quarto incontro di fila in trasferta, visto che l’unica gara programmata in casa nelle prime quattro giornate, quella infrasettimanale contro il Mantova, ha di fatto avuto come sede il Garilli di Piacenza, per la temporanea indisponibilità del Menti di Castellamare, sottoposto ai lavori di adeguamento ai parametri richiesti dalla B.
La gioia del popolo stabiese per il ritorno tra i cadetti è stata dunque smorzata dal momentaneo esilio in terra emiliana, che ha costretto i gialloblù a stare lontani dalla propria squadra proprio nel momento del ritorno della B, ai piedi del Vesuvio, dopo quasi un lustro. Proprio per questo, alla vigilia della sfida contro i virgiliani, la Curva Sud stabiese ha comunicato che non sarebbe stata presente nella città bagnata dal Po, chiedendo al contempo rispetto per Castellamare e invitando tutti gli altri appassionati stabiesi a seguire l’esempio del tifo organizzato. Fortunatamente la vicenda si è conclusa nel modo migliore: nel momento in cui leggete questo articolo, la Juve Stabia ha già annunciato, tramite una nota ufficiale, che l’omologazione del proprio stadio è finalmente arrivata, per cui le Vespe potranno tornare a calpestare il proprio manto verde a partire dalla gara contro il Palermo del 14 settembre.
Tornando alla sfida odierna, a Frosinone si presentano 1035 tifosi ospiti, che in settimana hanno letteralmente bruciato tutti i tagliandi messi a loro disposizione, con una corsa al biglietto resa possibile anche dalle determinazioni delle autorità, che per questa gara hanno optato per la vendita libera senza tessere o altri ricatti. Gli stabiesi sono così protagonisti della seconda trasferta in massa dell’anno nel Lazio meridionale, a pochi mesi di distanza dall’esodo fatto registrare al “Francioni” di Latina, per la sfida contro i nerazzurri pontini del precedente campionato di Serie C. In totale 10.755 spettatori varcano i tornelli dello Stirpe, nel quale anche quest’oggi si respira un’atmosfera degna della categoria; il Frosinone può contare, d’altronde, sulla fedeltà dei suoi 8.168 abbonati, una cifra che colloca la tifoseria ciociara al quarto posto nella speciale graduatoria degli abbonamenti sottoscritti, alle spalle di Sampdoria, Palermo e Cesena.
La sfida tra il Frosinone e la Juve Stabia, caratterizzata dalla rivalità tra le due tifoserie, richiama alla memoria i caldi incontri del glorioso Matusa. Gli archivi registrano tredici precedenti tra i canarini e le vespe, di cui tre nella vecchia C2, per i nostalgici del calcio di una volta; il primo incontro si disputò il 24 settembre 1972 nell’allora Comunale e terminò con un pareggio.
Venendo alla gara da raccontare, gli stabiesi finiscono di riempire il settore ospiti quando manca ancora mezz’ora al fischio iniziale e mettono in mostra lo striscione Curva Sud Castellamare, accompagnato da pezze più piccole, tra cui una dei parigini. Nel prepartita i campani intonano già alcuni cori, effettuano i primi battimani e indirizzano qualche invettiva ai rivali odierni, mentre nella parte opposta dello stadio, la Nord si colora con le bandiere e con le insegne dei gruppi organizzati. Il momento più caldo di questa fase è il boato che si alza nel settore ospiti al saluto dei calciatori, cui segue un Noi vogliamo vincere molto potente.
Dopo l’annuncio delle formazioni, la prima frazione si apre, come sempre, con l’inno del Frosinone e con la sciarpata del pubblico locale, che coinvolge anche la Tribuna Est e la Curva Sud. Anche gli ospiti curano l’aspetto cromatico aprendo le sciarpe e sventolando i bandieroni; flash e torce completano il quadro. I campani danno il via alla sfida canora con un pensiero per i diffidati, poi effettuano soprattutto cori prolungati accompagnati dal tamburo. La voce si alza per lo più nella zona dietro lo striscione principale, ma risultano molto attivi anche i ragazzi raccolti intorno alla bandiera Stabiesi, che tifano a petto nudo. I cori più popolari della tifoseria ospite sono rinforzati dalla partecipazione dei semplici appassionati e in tali circostanze i decibel sono elevatissimi; nelle altre fasi, tuttavia, quasi sempre canta soprattutto il blocco ultras.
Anche i ciociari prediligono cori prolungati e sventolano senza sosta i bandieroni. I locali omaggiano i messinesi (presenti con la pezza Nocs), cantano per il movimento e, intorno al 17’, intonano un coro offensivo verso gli ospiti. Molto intenso un Se salti il Frosinone segna, cui seguono il classico Come una bomba il tifo esploderà e un Vincere a ripetere. Similmente a quanto avviene nel settore ospiti, anche in quello di casa si nota una scollatura nel sostegno tra i gruppi in basso e i tifosi nella parte alta, che partecipano ai cori soprattutto nelle fasi di gioco più concitate. Durante la breve interruzione concessa dal direttore di gara agli atleti per permettere loro di rinfrescarsi, gli stabiesi si fanno sentire con un Tanto lo so, perché non resto a casa. Ripreso il gioco, intorno al 27’ il gruppo ciociaro degli Spavaldi decide di cominciare a tifare senza maglia. Intorno alla mezz’ora si avverte nella Nord un calo di intensità, da cui i ciociari escono con un Vorrei che fosse sempre domenica ben riuscito, mentre gli stabiesi spezzano la successione dei cori prolungati con qualche coro a ripetere.
Nella ripresa il tifo delle due curve inizia con poca intensità, ma lo stadio torna ad accendersi a partire dal 10’, quando dal settore ospiti parte un coro molto forte. Come nella prima frazione tifano soprattutto gli ultras, ma nei momenti in cui anche gli altri spettatori forniscono il proprio contributo, il settore ospite produce dei boati fragorosi, come quando i campani cantano Siamo Castellamare, vogliamo vincere, che viene udito da tutto lo stadio.
Intorno al quarto d’ora anche la Nord frusinate alza i decibel con un Per il Leone, combatteremo. La Nord migliora di minuto in minuto, tifando ottimamente nei minuti centrali della frazione, quando intona i cori classici come Non mi stanco mai di te o Rappresenti la città. Gli stabiesi, contemporaneamente, propongono cori che partono lentamente, per poi accendersi all’improvviso. Nei sette minuti di recupero le due tifoserie producono l’ultimo sforzo, sostenendo le rispettive squadre fino al termine della contesa.
Mentre la partita termina con il risultato di 0-0, i due blocchi ultras si scambiano le ultime offese, anche con riferimento a gemellaggi presenti e passati (Pagani e Sora). Gli ultimi cori, dunque, mettono fine a questa sfida, che si è giocata per la prima volta allo Stirpe, ma con la stessa acredine dei tempi del Matusa.
Andrea Calabrese