Non sono tantissime le realtà ultras organizzate nell’ambito dell’hockey su pista. Per uno scherzo del tabellone, due di queste si sono trovate contrapposte nei quarti di finale della coppa Italia di categoria, che ha messo di fronte CGC Viareggio e Amatori Lodi. In pratica si tratta del primo degli incontri ad eliminazione delle “Final Eight” che si tengono in quel di Forte dei Marmi.

Com’è facile dedurre, questo sport minore non coinvolge certo folle oceaniche, per cui controllare un flusso ridotto di spettatori, non dovrebbe costituire un problema insormontabile nella gestione dell’ordine pubblico, da parte delle forze dell’ordine.

Questa è la teoria. La realtà invece rasenta la pura follia: la gara infatti è stata interdetta ad entrambe le tifoserie. Il “Gruppo Autonomo” Viareggio ha perciò deciso di esporre una serie di striscioni in città e nella stessa Forte dei Marmi, dove la gara si giocava, per protestare contro questa decisione.

Lo stesso gruppo ha fatto circolare un proprio comunicato nel quale dichiara:

Le libertà individuali dei cittadini sancite dalla costituzione sono calpestate da decisioni arbitrarie prese da qualche burocrate di questura. Vietare le trasferte alle tifoserie nell’hockey oltre ad essere profondamente ingiusto è semplicemente ridicolo. Quanti morti, feriti o danni si calcolano in partite di hockey negli ultimi anni? Per tutte e tre la risposta è zero.

Vietare le trasferte è un abuso che conferma solo l’incompetenza delle forze di polizia. Non capiamo poi perché si impedisce a donne, uomini e bambini di assistere ad uno spettacolo sportivo e poi si permette ad un provocatore razzista come Salvini di venire al carnevale di Viareggio? Cosa c’entra Salvini con il carnevale di Viareggio? Non crea problemi di ordine pubblico maggiori? Come sempre si usano due pesi e due misure. Noi non ci stiamo e diciamo no alla criminalizzazione del mondo ultras e ai divieti delle trasferte. Non è possibile, poi, che ogni volta che un dirigente della questura vene trasferito in un’altra città cita tra i suoi risultati cita la lotta al tifo organizzato dimenticando che in Versilia c’è la criminalità organizzata e di risultati nel contrastarla ne vediamo ben pochi.

In campo è finita con la vittoria di Lodi per 4-3 in una gara che le cronache sportive definiscono spettacolare. Eppure uno spettacolo del genere, privo della partecipazione dei tifosi, non può che risultare quantomeno monco. Se per rilanciare gli sport cosiddetti “minori” pensano di imitare il modello delirante del calcio, ossessionato dalla sicurezza e dal controllo sociale, forse hanno imboccato un vicolo cieco.

Matteo Falcone.