Ora basta! Siamo stufi dell’ennesima mancanza di rispetto nei confronti del Gallipoli Calcio e della nostra Città.
La Curva Sud 1987 con questo comunicato pretende immediatamente e incondizionatamente le dimissioni di tutta la dirigenza del Gallipoli.

Siamo stufi dell’ennesima gestione approssimativa e superficiale del Gallipoli che nel giro di pochi anni torna a mortificare e infangare la dignità e l’onorabilità di questa Città, e quello che accade in questi giorni è la chiara dimostrazione.
Quest’estate eravamo stati chiari: avevamo chiesto un cambiamento radicale della gestione della società, con ambizioni alla portata e una programmazione capace di scongiurare le troppe situazioni di emergenza che da ormai tre stagioni si ripresentano con assurda frequenza.
Ancora una volta queste condizioni sono state disattese in maniera vergognosa.
Abbiamo dato fiducia per troppo tempo a questa dirigenza esclusivamente per l’amore incondizionato che ci lega ai colori giallorossi, sorvolando spesso sulla scellerata gestione del signor Marcello Barone che negli ultimi anni si è reso protagonista di ridicole battaglie personali contro amministratori comunali, associazioni cittadine, fornitori, testate giornalistiche e semplici tifosi pretendendo dalla tifoseria organizzata azioni di protesta opinabilmente civili giustificate da pretese prive di ogni logico fondamento.

Per colpa vostra e per il vostro modo di fare, ormai da troppo tempo le gradinate del “Bianco” rimangono deserte; la Città ha smarrito quel proverbiale attaccamento ai colori giallorossi che da sempre la contraddistingue.
Ne abbiamo le palle piene delle continue minacce di ritiro della squadra da parte del signor Marcello Barone, o le continue minacce di trasferire il titolo in altre città, come fosse un bambino viziato stufo del proprio giocattolo.

Eviti di lagnarsi con la solita storia dei bilanci regolari, dei conti in ordine e della mancanza di aiuti concreti: tutto ciò ha assunto i toni di un’insopportabile salmodia che ormai non ha più alcun effetto.
Non entriamo nel merito di quanto speso in questi anni, di quanto guadagna, delle vostre possibilità o dei tanto sbandierati enormi sacrifici fatti per il Gallipoli: voi vi definite imprenditore e nessun imprenditore fa l’arte a perdere.
Eviti, inoltre, di venirci a dire se un domani senza di voi continuerebbe il calcio a Gallipoli: il calcio in questa Città ha una tradizione centenaria che ci ha regalato ben altri traguardi rispetto ai vostri miseri quattro mesi di Serie D.
Se il calcio a Gallipoli debba continuare non deve essere più un vostro problema!
Date una svolta decisa e immediata nel brevissimo tempo. Nessun calciatore attualmente tesserato nella fila del Gallipoli deve essere svincolato o trasferito ad altre società.
Le condizioni di vendita devono essere rese pubbliche e trasparenti, non accetteremo nessuna forma di ostruzionismo nella compravendita della nostra squadra.

La porta dalla quale siete entrati è la stessa dalla quale dovete uscire immediatamente, evitando di mettere alla prova la nostra pazienza giunta ormai a un punto di non ritorno.

Continueremo pertanto la nostra azione di protesta fino a quando la famiglia Barone non lasci la guida della società, utilizzeremo tempi, luoghi e termini che più riterremo opportuni.

Gallipoli non deve essere ostaggio di personaggi arroganti, privi di rispetto e approfittatori del lustro e del ritorno di immagine che la gestione del Gallipoli Calcio ne comporta.

 

BARONE FUORI DAI ******!