03-03-2018: Gavorrano – Pisa 1-0
Serie C Girone A.
Stadio Carlo Zecchini (Grosseto)

Dopo la bella prestazione di Siena a fine dicembre, avevo voglia di tornare a vedere i pisani dal vivo per avere un’ulteriore conferma delle loro capacità canore e numeriche. Per cui, in questo sabato di inizio marzo, decido di seguirli nella trasferta di Grosseto contro i “padroni di casa” del Gavorrano.

Purtroppo il Gavorrano non gioca nel proprio impianto perché non a norma con i parametri richiesti, sia dalla federazione che dai vari organi di sicurezza. Sinceramente trovo triste che una squadra debba essere costretta ad emigrare dalla propria città per andare a giocare in uno stadio che non sia il suo, ma in un calcio ormai fatto di continue regole e trasformazioni non mi sorprende nemmeno più. Peccato che a rimetterci siano sempre i tifosi che, vedendo i numeri, ormai appassionati non lo sono più di tanto. Inoltre, qualche volta, a rimetterci sono le società stesse, costrette a spendere soldi inutilmente e fare diversi sacrifici per mantenere il livello standard che le regole impongono.

Il Gavorrano ne è l’esempio lampante, difatti oggi al “Carlo Zecchini” di Grosseto la squadra rossoblù, penultima in classifica, è seguita da circa un centinaio di fedelissimi che prendono posto in tribuna senza esporre nessuno striscione, dato che l’unico presente è stato attaccato in campo, dalla società del Gavorrano, alla cancellata della curva nord, ed è di ringraziamento alla città di Grosseto per aver concesso il proprio impianto.

Dalla parte opposta fortunatamente c’è il rovescio della medaglia, con il Pisa che viene seguito sempre con numeri importanti dai suoi impagabili tifosi, come in questa occasione in cui, dati alla mano, i biglietti venduti nella città della Torre Pendente risultano essere: 455 in Curva Sud e 37 in tribuna laterale.

Un’ora abbondante prima dell’inizio della gara, fissato per le 14:30, il campo di gioco si presenta completamente allagato, sia per la neve scioltasi che per l’abbondante pioggia caduta in nottata. Incredibilmente il terreno viene sgombrato dagli inservienti che, con delle pale, svuotano il rettangolo verde dall’acqua tanto che l’arbitro, dopo un veloce sopralluogo con i due capitani, opta per far giocre questa interessante sfida tra squadre della stessa regione.

Il numero effettivo dei pisani sembra leggermente inferiore ai biglietti venduti, comunque gli ultras prendono posto nella prima tribuna del settore, mentre un’altra settantina di tifosi si sistemerà nella seconda tribuna, con la maggior parte dei presenti che assisterà alla partita da seduti.

Gli animi sono un po’ in subbuglio, vista la sconfitta nel derby con la Lucchese nella partita precedente, ma con il Pisa al terzo posto non si può contestare e la Nord nerazzurra, per l’ingresso in campo delle squadre, decide di esporre lo striscione di incoraggiamento “LOTTARE E BASTA…”, con una bella sbandierata a far da contorno.

Nel primo tempo i pisani partono subito forte, mantenendo fede alla loro fama. Il tifo sarà sempre continuo così come le sbandierate che garantiscono un colore perenne al settore ospiti. Variano molto bene il loro repertorio di cori, passando da quelli secchi a quelli a rispondere, dai cori prolungati e tenuti per vari minuti a quelli accompagnati da potenti battimani. Insomma, i pisani regalano una prestazione sicuramente maiuscola, che permette alla squadra di giocare sostanzialmente in casa, benché già al quindicesimo minuto vada sotto di un gol, quel gol che permetterà al Gavorrano di portare l’intera posta a casa. Gli ultras nerazzurri non si sono però mai dati per vinti, in più al ventesimo minuto espongono anche uno striscione per una nuova nascita in casa SCONVOLTS, dopo ci sarà tempo ancora per tanti cori più o meno cantati con intensità e numerosi battimani, accompagnati sempre dal suono del tamburo.

Nel secondo tempo i pisani non mollano niente, continuando a tifare come forsennati (i cori a rispondere rimbombano letteralmente tra i palazzi di Grosseto). Bandiere sempre al vento e battimani continui, prima della mezzora mettono la ciliegina sulla torta, ad una prestazione da incorniciare, con una bella e fitta sciarpata. Nei minuti di recupero, con la squadra che sta perdendo, espongono nuovamente lo striscione di inizio gara e al triplice fischio finale esternano alla squadra, sotto al settore, tutto il loro malumore per questa brutta sconfitta contro la penultima in classifica, la seconda consecutiva, anche se gli ultimi cori sono comunque di incoraggiamento, senza dimenticare i diffidati, ricordati più volte durante la gara.

Dal lato dei padroni di casa c’è pochissimo da raccontare, sempre silenziosi. Gli unici momenti in cui si sono notati sono stati per l’esultanza al gol, qualche applauso durante i cambi e per la gioia al triplice fischio finale.

Per cui sono proprio i sostenitori pisani che giustificano la mia presenza qui a Grosseto, in una trasferta fatta con poche motivazioni e senza confronto con l’avversario, inoltre con un clima pessimo per il quale, fino all’ultimo, non si sapeva se si sarebbe giocato o meno: i nerazzurri hanno confermato di essere una grande tifoseria tifando incessantemente incuranti di tutto ciò.

Marco Gasparri