Venerdì 23 Novembre, a Gela si è svolto il terzo memorial dedicato a Nele Svizzero, scomparso tre anni fa in un tragico incidente all’età di 26 anni.
Svizzero, come lo chiamavano tutti, aveva a cuore la sua città ed aveva iniziato a seguire il suo Gela Calcio assiduamente negli anni delle squallide e sperdute categorie sicule, macinando chilometri e cantando ogni domenica coi ragazzi del Vecchio Stile 1987.
Quel 23 di novembre, giorno della sua scomparsa, è diventato per i suoi fratelli un occasione per onorarlo, per gridare a tutti che la sua assenza non passa inosservata e chiunque altro abbia visto all’opera la tifoseria Gelese in casa o in giro per lo Stivale, può testimoniare che Nele viene ricordato a fine di ogni gara con un coro da brividi a lui dedicato.
Per questa terza edizione del memoriale, in città, gli amici del Vuesse, già da diverse settimane hanno letteralmente tappezzato le strade di striscioni col motto “23.11 TUTTI PER NELE!” e manifesti col suo volto sorridente.
Tra il giovedì sera e la mattinata del 23 iniziano ad arrivare gemellati ed amici Ultras da ogni angolo d’Italia: Giugliano, Siracusa, Serradifalco e Aversa.
Il venerdì inizia dunque presto con la colazione presso la sede del Vuesse dei vari gruppi ultras, i quali si spostano poi in blocco al cimitero monumentale della Città del Golfo a portare il loro silenzioso e commovente saluto. Un centinaio di ragazzi di ogni fascia di età, diverse Città e colori erano uniti dinnanzi allo striscione “NELE EMOZIONE ETERNA”. Difficile dimenticare i brividi provati in quei toccanti momenti.
A seguire il pranzo Ultras, in un locale poco fuori Città a loro interamente riservato. Questo momento di grande aggregazione trascorre nel costante ricordo di quel ragazzo, grande ultras dal sorriso coinvolgente.
Finito il momento conviviale ci si sposta in un campetto amatoriale, luogo in cui si svolge l’evento pubblico del quadrangolare di calcio a 6. C’è un gran numero di pubblico: semplici cittadini, tifosi, amici, parenti. In particolare la famiglia si unisce al ricordo degli Ultras.
Grazie al grandissimo lavoro di chi ha organizzato l’evento, curato nei minimi dettagli, il torneo è stato accompagnato da striscioni e cori cantati a squarciagola dagli Ultras assiepati su una delle due tribunette del campetto, dietro le pezze dei vari gruppi sopraggiunti all’evento. Il bandierone col viso sorridente di Nele ha sventolato senza sosta e forti emozioni hanno contraddistinto l’intera giornata. Non si può negare l’orgoglio di aver preso parte ad un evento così ben riuscito.
Momenti di grande commozione si sono avuti alla premiazione durante l’intervento di un amico di sempre cresciuto con Nele, la premiazione della mamma e della sorella ed il messaggio finale letto da uno dei ragazzi del Vuesse.
Infine una lunga sequenza di fuochi d’artificio ha preceduto l’apertura del buffet, con il quale si è conclusa in maniera impeccabile una giornata dal grande valore umano, che ha tenuto vivo il ricordo di un ragazzo scomparso troppo presto e che ha portato con sé sogni e progetti ancora da realizzare, amore, passione ed un sorriso che i suoi amici mai scorderanno.
Sicuramente lui avrebbe voluto continuare ad urlare per la sua squadra insieme ai suoi fratelli allo stadio, avrebbe voluto continuare a sorridere, a ridere, ad amare, ad arrabbiarsi. Forse continua a farlo tuttora. Ma una cosa si può affermare con certezza: Nele Svizzero vive nel ricordo dei suoi amici e lo farà per l’eternità.
Andrea Saluci