Prima di iniziare a raccontare quanto è accaduto sugli spalti del Bacigalupo di Savona, in occasione dell’amichevole tra il Genoa e la formazione olandese dell’Heerenveen, ritengo sia quanto meno necessario e doveroso fare un piccolo preambolo in merito alle polemiche che questa partita ha scatenato in seno alla tifoseria del Savona. Nelle ore precedenti l’incontro, infatti, gli ultras biancoblu hanno manifestato in vari modi il proprio disappunto nei confronti della società savonese, colpevole di aver ceduto il loro stadio alla squadra di Genova.

Una scelta considerata come un vero e proprio affronto, aggravata ulteriormente dall’ipotesi, più che concreta, che la Gradinata Perachino, lo storico settore della tifoseria savonese, sarebbe stata occupata dagli ultras del Genoa, con i quali, tra l’altro, non corre di certo buon sangue.

Ecco quindi che nel corso dell’amichevole del Savona contro la Sestrese (a Pallare) gli ultras biancoblu hanno fatto sentire a gran voce le proprie ragioni, ottenendo anche un confronto, a muso duro, con i vertici societari. Nella serata di ieri, infine, all’esterno dell’impianto sportivo del Savona, è apparso anche uno striscione, ironico e polemico al tempo stesso, con la scritta “AFFITTASI STADIO”.

Prima dell’inizio della sfida amichevole di questa sera, però, si apprende che la Gradinata Perachino, resterà chiusa e che i tifosi del Genoa assisteranno alla partita dallo spicchio di stadio solitamente utilizzato come settore ospiti. La società savonese si è affrettata a precisare, agli organi di stampa locali, che tale decisione “non è maturata dopo le proteste di ieri dei tifosi a Pallare, ma già nella mattinata di ieri in accordo con le autorità preposte”. In tutti i casi avremo modo di constatare se la tensione tra la tifoseria e la società del Savona continuerà a perdurare o andrà ridimensionandosi con l’avvicinarsi della nuova stagione calcistica.

Tornando però alla sfida odierna, il Genoa gioca nuovamente un’amichevole in questo stadio dopo quella contro la formazione di casa di alcuni giorni fa. L’avversaria di oggi è la formazione olandese dell’Heerenveen, una compagine di tutto rispetto e con una discreta storia alle spalle. Basti pensare che tra il 2012 ed il 2014 sulla panchina di questa squadra si è seduto un certo Marco Van Basten (tre volte pallone d’oro, ex attaccante di Milan e Ajax, punta di diamante della nazionale olandese, con la quale ha vinto un Europeo e che, dopo il ritiro anticipato dal calcio giocato a causa di un grave infortunio, ha anche avuto modo di guidare come commissario tecnico).

Sugli spalti non si registra la presenza di alcun ultras della squadra olandese. I pochi sostenitori di questa compagine si sistemano in tribuna, senza alcuno striscione al seguito, e assistono alla partita in silenzio.

Sicuramente rumorosi, invece, sono i sostenitori del Genoa, che, prima dell’inizio della partita, si faranno notare con un corteo per raggiungere lo stadio, durante il quale verranno lanciati numerosi cori per la squadra, per i diffidati e contro le forze dell’ordine. Faranno dunque ingresso nel settore loro destinato alcuni minuti prima del fischio d’inizio e, dopo aver affisso i propri drappi (tra i quali spicca quello, ormai immancabile, con il volto dell’attuale patron del Genoa, Preziosi, all’interno di un segnale di divieto), inizieranno con l’apporto vocale, coadiuvato dall’incessante suono di un tamburo e dallo sventolio di tre bandieroni, che non verranno mai ammainati per tutto il corso della partita. Quasi a sottolineare tutto questo, uno dei primi cori lanciati dalla tifoseria genoana sarà proprio: “quando al ciel si alzeran le bandiere, e i tamburi a suonar torneran”, davvero coinvolgente. Ma i cori cantati a squarciagola dagli ultras del Genoa nel corso della partita saranno diversi, e alcuni verranno ripetuti anche per diversi minuti (uno di questi, nel secondo tempo, verrà cantato ininterrottamente per oltre un quarto d’ora), senza calare mai di intensità.

Spazio ovviamente ai cori contro i doriani (e i loro gemellati di Verona), contro le forze dell’ordine, in onore dei diffidati e contro il presidente Preziosi, più volte invitato ad andare via e a lasciare questa squadra.

Stupende, inoltre, come di consueto, le manate, che coinvolgono quasi tutto il settore.

Sul campo la formazione genoana ha nettamente la meglio sulla squadra olandese. Il risultato finale, al termine dei novanta minuti, parla chiaro, visto che il Genoa conquista la vittoria con ben quattro reti a zero.

Al triplice fischio del direttore di gara c’è anche lo spazio per una pacifica invasione di campo da parte di alcuni sostenitori rossoblu, che vanno ad abbracciare e a salutare i propri beniamini, riuscendo anche a rimediare alcuni accessori (pantaloncini o magliette) indossati dagli stessi calciatori.

Daniele Caroleo.