Malgrado lo scarso appeal che il nome Sassuolo inevitabilmente suscita in ogni appassionato di calcio, la partita contro il club neroverde resta un crocevia fondamentale lungo la strada che il Genoa dovrà percorrere per raggiungere la matematica permanenza in serie A.
Nei giorni che hanno preceduto la partita, la tifoseria organizzata rossoblu ha voluto chiudere il cerchio in merito alla polemica nata nei confronti di Lega Serie A, società calcistiche ed istituzioni a seguito della scellerata decisione di far giocare il turno casalingo precedente, contro il Milan (partita considerata ad alto rischio), di Lunedì pomeriggio alle ore 15, paralizzando di fatto un’intera città già duramente provata dal crollo del ponte Morandi.
Basti pensare che, in occasione di questo match, è stata addirittura anticipata la fine delle lezioni e l’uscita degli studenti dalle scuole, nelle zone intorno allo stadio Ferraris.
E proprio per protestare contro tutti quei soggetti istituzionali e sportivi che, a vari livelli ed a vario titolo, hanno avallato e messo in pratica una decisione da più parti considerata scellerata, che la tifoseria organizzata rossoblu ha rivolto un appello a tutti i sostenitori del Grifone.
Disertare gli spalti in occasione della partita contro il Milan, rimanendo fuori dallo stadio in segno di protesta.
Quest’appello è stato raccolto da una larga fetta di sostenitori genoani che, come dimostrano le immagini di quel Genoa – Milan, hanno lasciato le gradinate Nord e Sud pressoché deserte, cosa non da poco, considerando l’importanza della partita ed il blasone della squadra rossonera.
Si giunge così alla sfida odierna contro il Sassuolo e, questa volta, il nuovo appello lanciato dalla tifoseria organizzata è un invito, rivolto a tutti i tifosi del Grifone, a recarsi allo stadio con la propria bandiera rossoblu, piccola o grande che sia, per colorare di entusiasmo e passione quegli stessi spalti che, in occasione della sfida infrasettimanale contro il Milan, erano rimasti spogli e semivuoti.
Anche questa volta il popolo genoano risponde con entusiasmo, colorando di rosso e di blu lo stadio Ferraris e dimostrando che la passione, da queste parti, è più forte di tutto, anche dei risultati, della classifica e delle scelte impopolari intraprese dalle dirigenze sportive (soprattutto in sede di calciomercato) e dalle istituzioni locali e nazionali.
Al di là della sua importanza ai fini della classifica, ci sono altri due eventi a margine di questo Genoa – Sassuolo che meritano di essere menzionati.
Il primo di questi, si svolge fuori dalle mura dello stadio e vede i gruppi della Gradinata Nord impegnati in una vendita di merchandising appositamente realizzato per l’occasione, al fine di raccogliere fondi a sostegno di due lodevoli iniziative.
Da una parte, i ragazzi del gruppo Up the Scarves, che raccolgono i contributi a supporto dell’iniziativa denominata NATI GRIFONI, con la quale già da diversi anni i gruppi della Nord genoana regalano la loro prima bandiera rossoblu a tutti i piccoli grifoncini appena nati, raggiungendoli in qualunque parte del mondo si trovino, completamente gratis e senza nemmeno far pagare ai genitori le spese di spedizione (basti pensare che ci sono piccoli grifoni che hanno ricevuto la loro prima bandiera del Genoa in America, in Oriente ed addirittura in Australia).
Dall’altra, il banchetto degli Old Block, che coadiuvati dai Figgi do Zena raccolgono fondi per permettere a tutti i bambini che hanno acquistato la maglia del Genoa con la stampa del nome e del numero dell’ormai ex idolo Piatek, di poterla sostituire con una nuova, priva di numeri e nomi di giocatori sulla schiena, tuttalpiù personalizzandola con il nome del bambino e con il suo numero preferito.
Un’iniziativa, anche questa, che per la tifoseria organizzata comporterà dei sacrifici economici notevoli, visto che probabilmente si dovranno ricomprare centinaia di maglie del Genoa per tutti quei bambini che ne faranno richiesta.
Malgrado tutto, i tifosi del Genoa non si sono tirati indietro e si sono presi loro, per primi, l’impegno di rimediare al dispiacere ed alla delusione di tutti quei piccoli tifosi genoani che sono stati traditi dalla partenza anticipata del loro idolo, venduto dalla società presieduta da Preziosi durante l’ultima sessione di calcio-mercato di Gennaio.
L’altro evento della giornata, invece, si svolge all’interno del Ferraris ed è un omaggio a quattro tifosi prematuramente scomparsi in anni diversi e di cui, nel giro di pochi giorni, cadono le rispettive ricorrenze.
Edo, Christian, Fede e Claudio, conosciuto anche come Spagna.
Al papà di quest’ultimo è stato consegnato lo storico striscione CLAUDIO, che dal 1995 è sempre stato presente in Gradinata Nord.
Ormai consunto e scolorito dal tempo e dall’uso, il suo posto in Gradinata Nord è già stato occupato da un nuovo striscione, identico al precedente.
La consegna dello striscione al Sig. Cosimo Spagnolo, così come l’omaggio a tutti e quattro i ragazzi della Nord prematuramente saliti al “Terzo Anello”, è avvenuto al cospetto di una Gradinata Nord stracolma, partecipe e commossa.
La cronaca della partita è ormai nota, vanno tuttavia sottolineati un paio di particolari a margine della stessa.
Da una parte, il grande tifo della Gradinata Nord, che sospinge letteralmente la propria squadra ad acciuffare il pareggio contro un ostico Sassuolo.
Dall’altra, i ripetuti e roboanti cori contro l’attuale proprietario del Genoa, Enrico Preziosi, a cui ormai sempre più tifosi chiedono conto della più volte annunciata e mai avvenuta cessione della società.
Testo di Giangiuseppe Gassi.
Foto di Furio Bruzzone e Tano Pecoraro.