Se vi siete mai domandati da dove prenda il nome il gorgonzola, la risposta sta nell’omonima cittadina di circa 20mila abitanti, alle porte di Milano in cui si disputa la gara odierna.

Se vi state poi chiedendo se lo sponsor della Giana Erminio sia un gorgonzola, la risposta è sì, ma lo è anche per il Novara, anzi altrettanto per i novaresi viene considerato un prodotto iconico del proprio territorio, nonostante la cittadina che ha dato il nome a questo formaggio sia appunto Gorgonzola.

Sempre per restare in tema di nomi, ci sarebbe poi anche da chiedersi perché la Giana si chiami proprio così. La Giana, unica società professionistica italiana ad utilizzare un antroponimo, deve il suo nome ad un alpino gorgonzolese (Erminio Giana chiaramente) caduto a soli 19 anni durante la Prima Guerra Mondiale ed in seguito insignito della medaglia d’argento al valor militare. Ad egli è inoltre intitolata una via poco distante dallo stadio.

Lo stadio in questione, ovvero il Comunale Città di Gorgonzola, è un vero gioiellino considerato il bacino d’utenza. Spiace però vederlo un po’ desolato e senza tifo organizzato, mentre fino a qualche stagione fa era anche presente un gruppo denominato Highlanders a cui ha fatto seguito per un breve periodo quello degli Irriducibili. Un vero peccato considerato l’andamento della squadra ed il fatto che il biglietto d’ingresso sia per tutto l’anno di soli 5 euro, mentre lo scorso anno in serie D è stato addirittura gratuito per l’intera stagione.

Venendo alla partita, inevitabilmente gli unici a dare un po’ di colore e atmosfera da stadio sono i novaresi che si presentano in poco più di una settantina, di cui la maggior parte si compatta nella parte centrale della tribunetta adibita agli ospiti.

Si fanno sentire senza sosta e notare per lo sventolio dei bandieroni di Nuares e Senza Padroni. Per quanto concerne il pubblico di casa invece, ogni tanto parte qualche coro spontaneo di incitamento dalla tribune al grido: “Giana! Giana!”

Poco altro da segnalare se non il gol di Urso al 32esimo del primo tempo che porta quasi tutta la squadra azzurra (oggi in tenuta nera) ad esultare sotto il settore occupato dai propri sostenitori.

Alan Cacciatore