Quella di oggi tra Cavese e Manfredonia è la partita pro diffidati. La tifoseria metelliana, infatti, reduce dalla trasferta di Battipaglia in cui ci sono stati scontri a fine partita e Daspo a raffica, decide di esprimere vicinanza a quanti si ritrovano a fare i conti con la Legge.

Sia la curva che i distinti, all’inizio del match, dedicano ai loro “assenti forzati” dallo stadio diversi cori di sostegno, esponendo uno striscione per parte: la curva recita il proprio pensiero con un “Onore a chi ci crede e difende la sua fede, Diffidati non mollate”, mentre il settore distinti apre la stagione con “Sempre avanti a testa alta, diffidati con noi”, tutto accompagnato da torce e fumogeni.

Ciliegina sulla torta la presenza degli ultras manfredoniani, sopraggiunti in una 30ina di unità: si fanno sentire e fanno un tifo veramente in bello stile, accompagnando voce e mani con un tamburo che rimbomba in tutto lo stadio. Bella l’impostazione del loro tifo e bello anche il loro materiale.

Anche i manfredoniani dedicano una parte della loro prova ai diffidati, sia dal punto di visto corale che da quello “scritto”. Nel loro caso, quantomeno, il contenuto dello striscione è dai contorni decisamente più positivi e saluta – con ogni probabilità – il ritorno di un amico dopo una diffida.

Oltre al solito “show” dei due settori del tifo cavese c’è da segnalare un ennesimo striscione riguardante, questa volta, l’uccisione del giovane Davide Bifolco da parte di un carabiniere a Napoli, citando casi simili come quello di Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi.

Emilio Celotto.