L’ultima delle cinque partite che vediamo in Sicilia è quella tra la Sancataldese ed il Leonzio. Già nel resoconto di Gela-Sancataldese avevo dichiarato il mio interesse per la compagine verde-amaranto, ma lo ripeto qui: a volte, visceralmente, finiscono per piacermi determinate squadre e tifoserie ed è quel che mi è successo nei confronti della Sancataldese, vuoi per il nome pittoresco del suo gruppo principale, “Commando Neuropatico”, vuoi per i colori sociali molto particolari o per il loro stadio suggestivo, fatto sta che a me piace e seguo da tempo le sorti di questa squadra. Ed è così con molto piacere che vado a vedere la Sancataldese anche in casa, dopo averla vista in trasferta a Gela.

La partita si gioca il giorno dell’Immacolata Concezione, quindi un giorno di festa in cui tutti sono liberi di andare allo Stadio. Noi arriviamo a San Cataldo verso le 13 e troviamo la città un po’ fredda, senza nessuno in strada, ma immaginiamo che siano ancora tutti a pranzo, come si suol fare in un giorno di festa.

Poi, però, tanti optano per lo stadio: saranno 1.000 infatti gli spettatori allo Stadio Comunale “Valentino Mazzola”, uno stadio molto particolare. C’è una Curva ed una grande gradinata laterale che fa da Tribuna per tutti i tifosi di casa che preferiscono seguire in un settore differente da quello degli ultras. Poi, sull’altro lato, c’è una piccola tribunetta che è l’unica ad esser coperta. Stranamente, questa è interamente adibita a settore ospiti, nel quale oggi si trova un centinaio di tifosi della Sicula Leonzio, la squadra di Lentini, in provincia di Siracusa. 

Rimango molto sorpreso dalla bella prestazione dei tifosi ospiti: quasi la metà dei presenti tifa in modo incessante, facendo vedere stendardi, bandiere, sciarpe e tanta voce. Tra i cori spicca “Amami Ancora”, interpretato molto bene. Caleranno soltanto nel secondo tempo, con la squadra in svantaggio, spegnendosi così pian piano verso la fine della partita.

Nella Curva di casa si trova una cinquantina di ragazzi dietro lo striscione del Commando Neuropatico. Iniziano effettuando cori di bell’impatto. Crescono ulteriormente nel secondo tempo, quando la squadra locale tenta il colpaccio: la Sancataldese non è favorita contro il forte Leonzio di Francesco Cozza, ma la squadra tiene bene in mano le redini della partita. Dopo il gol di vantaggio del difensore Martorana non concederanno più tante occasioni ai lentinesi che prima avevano sbagliato in un paio di frangenti.

L’1-0 è dunque il risultato finale ed i ragazzi in Curva festeggiano, come si suol fare in un giorno di festa. Prima intonano per 20 minuti consecutivi lo stesso coro, poi cantano un coro che sottolinea la gioia sulla vittoria. Si vede bene che non orchestrano un tifo troppo severo ma piuttosto spontaneo, con tanta voglia di divertirsi. I risultati in quest’ultimo periodo sicuramente avranno aiutato, dopo lo 0-0 ottenuto sul difficile campo del Gela, ha fatto appunto seguito una preziosa vittoria contro il Leonzio.

Per noi due Svizzeri è ora di chiudere il nostro giro: cinque partite in cinque stadi diversi (Trapani, Siracusa, Gela, Agrigento e San Cataldo) con ognuna che ha avuto qualcosa di speciale da raccontare. La Sicilia, e l’Italia in generale, regala sempre qualche bella soddisfazione negli stadi di calcio e soprattutto nelle Curve. Non mi rimane altro che chiudere augurando tutto il meglio possibile al movimento Ultrà italiano.

Remo Zollinger.