Preso atto del comunicato rilasciato dalla (ormai ex) Società, nel quale non sono mancate omissioni e menzogne, oltre agli ovvi scaricabarili sul tifo organizzato, riteniamo opportuno precisare e rendere note diverse situazioni.

Fino a questo momento, nonostante i ripetuti attacchi nei nostri confronti, abbiamo optato per una via “distensiva”, rimanendo in silenzio per evitare di innescare polemiche sterili e avvelenare l’ambiente più di quanto già non fosse. Ma ora è arrivato il momento di far conoscere a tutta la cittadinanza e a tutti i tifosi i penosi retroscena nascosti sotto al tappeto nel corso dell’ultima stagione.

▶️ Durante una riunione tra Società e tifo organizzato presso il Club “A. Toma” nel Novembre 2021, Il Presidente ci assicurava che sarebbero stati giocati fuori casa “solo due o tre incontri”, e che in questo lasso di tempo la Società a sue spese si sarebbe occupata del rifacimento del terreno di gioco, in modo da poter tornare a giocare a Maglie già a gennaio.

▶️ In seguito al punto di cui sopra, il 10 novembre 2021 la Società pubblicava sulla propria pagina Facebook il Comunicato ufficiale n°21, nel quale si comunicava che Società e Amministrazione avevano già programmato i lavori al Tamborino Frisari e che avrebbero riportato “in tempi brevi l’erbetta del terreno di gioco in condizioni ottimali”. Fatto, inutile a dirlo, mai verificatosi.

▶️ Dopo settimane di immobilità, ai solleciti da parte del tifo organizzato la Società rispondeva in via ufficiosa che non era stato possibile iniziare i lavori a causa delle piogge. Alla luce di queste dichiarazioni il tifo organizzato dava per l’ennesima volta fiducia alla Società.

▶️ Con l’arrivo del bel tempo e la fine delle piogge però l’immobilismo ha continuato a perdurare. Non solo non è stato effettuato nessun tipo di lavoro sul terreno di gioco, ma è venuta meno anche la normale manutenzione dello stesso. Solo a questo punto, dopo le improponibili scuse della Società e per i motivi che avete letto sopra (e che continuano anche sotto), il tifo organizzato ha voluto mettere un punto a queste prese in giro, decidendo di disertare le gare “casalinghe”. Nonostante un ulteriore imbarazzante comunicato della Società nel quale venivano attaccati i tifosi per tale decisione, omettendo volontariamente tutti i retroscena, la Gradinata Est ha evitato repliche e polemiche solo per il bene della Toma Maglie.

▶️ È stata la Società a decidere, per questioni economiche riguardanti la sistemazione del rettangolo di gioco, di disputare le gare casalinghe a Otranto. Alle nostre rimostranze ci venne detto che tale decisione era stata presa per favorire il gioco del Mister e dei “campioni” che militavano nella Toma Maglie.

▶️ Nonostante le evidenti colpe dell’Amministrazione Comunale, è stata la Società a bloccare i lavori al terreno di gioco per le ragioni di cui sopra.

▶️ Quando il tifo organizzato ha protestato contro l’attuale Amministrazione per la questione stadio, fu la stessa Società (che ora scarica le colpe sul Comune) a emanare comunicati in difesa dell’Amministrazione stessa, affermando mendacemente “che Toma Maglie e Amministrazione Comunale lavorano insieme per garantire il ritorno della Toma tra le mura amiche”.

▶️ L’intero Consiglio Direttivo si è dimesso solo ed esclusivamente per le decisioni dell’attuale Presidente e qualche suo stretto collaboratore. Queste figure ancora oggi si ostinano a non ammettere le proprie responsabilità, scaricando colpe a destra e a manca.

▶️ Nel corso della gestione Anastasia, sono state allontanate decine di figure vicine alla Toma Maglie (tra staff, tifosi, aiutanti e sostenitori economici).

Sia chiaro che con questo comunicato non vogliamo assolutamente sollevare l’Amministrazione Comunale dalle sue evidenti responsabilità, il cui silenzio, falsità, immobilismo e incompetenza sono sotto gli occhi di tutti. Ma le colpe sono solo degli altri, della Città e della tifoseria come è stato scritto nel comunicato del Presidente, o le responsabilità sono anche (e soprattutto) della Società? Questa è una domanda che sorge spontanea.

L’amore per la Toma Maglie in certi casi non basta, serve anche serietà, competenza e collaborazione con enti e figure vicine all’Associazione.

Ancora una volta ci vediamo chiamati in causa per salvare le sorti della Toma Maglie, che mai così pericolosamente si è trovata appesa a un filo. Un filo ormai sfibrato e lacerato dalle enormi mancanze di Società presenti e passate e Amministrazione Comunale.

Se non ci sono i presupposti per programmare la prossima stagione sportiva il Presidente è invitato a farsi da parte e consegnare il titolo quanto prima, in modo da poter cercare, seppur disperatamente, nuovi imprenditori che portino avanti il progetto Toma Maglie e che salvino dall’oblio i colori della nostra Città.