È la mia prima volta a Gragnano e anche affidandomi al navigatore, ho difficoltà a raggiungere lo stadio. Dopo diversi tentativi me lo ritrovo davanti, in pieno centro del paese. L’impianto sportivo mi lascia a bocca aperta, rimango colpito soprattutto dalla curva a strapiombo e dalla tribuna dove è ubicato il settore ospiti. Lo stadio ha appena due anni e mezzo di vita e la sua modernità stride quasi laddove alla tribuna fa da sfondo la parete di un vecchissimo stabile ubicato alle sue spalle.

Il motivo principale della mia visita è quello di rivedere all’opera i sostenitori del Nola, in una trasferta per loro più agevole. Li avevo visti già a Picerno in un turno infrasettimanale e nonostante la loro squadra navighi in brutte acque, mi hanno comunque destato una buona impressione. La trasferta odierna a Gragnano, circa un’ora di macchina, conferma le mie buone impressioni: gruppo in grande salute, molto bello da vedersi, colorato e anche molto originale. Il loro repertorio, composto principalmente da cori secchi e cori continuati, si mantiene costante nell’arco dei novanta minuti mentre non manca qualche torcia a dare colore alla loro prestazione.

Su sponda opposta, la bellissima curva a strapiombo registra qualche antiestetico vuoto mentre in basso, il solito striscione “Colpevoli di amarti”, domina visivamente, rafforzato concettualmente dalla pezza “Diffidati vanto nostro”. Gli ultras hanno inoltre celebrato con uno striscione e un copricurva le 200 presenze del capitano Martone, evento che non è servito da solo a rimpolpare le presenze anche perché i gragnanesi hanno subito tantissima repressione nell’ultimo periodo storico e non di meno sono penalizzati dalla vicinanza con Napoli, ma il loro manipolo risulta comunque molto bello e sempre in movimento, animato da diverse torce e da un tifo canoro sempre generoso.

La partita in campo vede la vittoria del Nola, una boccata di ossigeno per la classifica dei bianconeri che rilanciano così le loro quotazioni in chiave playout. Curiosità: le due vittorie del Nola sono coincise con la mia presenza a bordo campo, lo faccio presente scherzosamente al mister degli ospiti che, per tutta risposta, chiede la mia presenza fissa a tutte le loro ultime sette partite.

Pier Paolo Sacco