A distanza di un paio di settimane ritorno a San Marino per un’altra partita interessante dal punto di vista ultras: dopo la numerosa e calorosa tifoseria Ascolana, quest’oggi ospite ai piedi del Monte Titano è L’Aquila.

La squadra abruzzese occupa la parte alta della classifica, in piena zona play-off, a differenza del San Marino che è all’ultimo posto, superato anche dal Pro Piacenza, partito ad inizio campionato con un passivo di ben 8 punti per una irregolarità nei tesseramenti della scorsa annata.

La squadra ospite è seguita da almeno 60/70 unità appartenenti ai “Red Blue Eagles”, mentre altri tifosi, più defilati, si posizionano ai lati del gruppo guida. Assenti, come riportato in un comunicato uscito qualche giorno prima della gara, il gruppo dei “Novantanove” causa scioglimento.

I ragazzi del “Nucleo” San Marino invece, dopo le ultime cocenti delusioni, prendono posizione contro i giocatori ed espongono un eloquente striscione nei loro confronti. Nelle fasi successive, seppur il manipolo sia formato solo da poche unità, lasciano completamente vuoto il settore per una quindicina di minuti, prima di tornare a far presenza silenziosa.

Nel settore ospite i rossoblù, dietro i loro stendardi, tenuti su a mano per tutti i 90 minuti come fatto nelle precedenti trasferte, si compattano ed innalzano i primi cori per il movimento ultras e per chiedere la libertà dei diffidati.

Com’è ormai consolidato nel loro repertorio di tifo, sia canoro che coreografico, anche in quest’occasione un paio di bandieroni sono sventolati per tutta la durata del match. Poi, a più riprese, non mancano bei battimani e tanta voce al sostegno della squadra. Tanti anche i cori in dialetto Aquilano.

In campo la partita è altalenante ed è la squadra di casa a portarsi in vantaggio, quasi tra lo stupore dello scarso pubblico di fede biancoazzurra, poi puntualmente avviene la rimonta Aquilana. Nella ripresa, nei minuti finali, il San Marino si riporta in parità e successivamente trova addirittura il definitivo vantaggio, per la gioia di tutti i giocatori in campo e in panchina: una vittoria che, dopo le tante sconfitte subite, servirà senza dubbio a dar morale in questo importante prosieguo del campionato.

La sconfitta, inversamente, non è stata presa affatto bene dal contingente rossoblù: a gran voce, dopo il triplice fischio finale, viene chiamata la squadra sotto il settore per chiedere delle spiegazioni vista l’opaca prestazioni in campo. Se non si vuole perdere il treno play-off, i giocatori dovranno obbligatoriamente metterci più determinazione e grinta, le stesse che i propri ultras hanno sfoderato in loro sostegno per tutti i 90 minuti. Unica pecca, rispetto alle altre due precedenti trasferte degli Aquilani a cui ho assistito quest’anno (Santarcangelo e Forlì), è che non si sono esibiti in una delle loro belle sciarpate. Il colore, in generale, è stato inferiore al solito anche per lo sventolio delle loro bandierine bianco-rosso-blù che è stato piuttosto sporadico.

Gilberto Poggi.