Sembra passata un’eternità da quando il Foligno sfiorava la serie B (stagione 2007/08), categoria che invece il Grosseto raggiunse e riuscì a difendere per ben 5 stagioni, per poi perderla nel 2011-2012. Da allora molte cose sono cambiate: i due club hanno abbondonato i livelli professionistici e sono stati costretti a ripartire dall’inferno dei campionati regionali. Gli umbri e i toscani non sono però oggi accumunati non solo da un destino calcistico crudele.  Entrambi sono neopromossi e puntano ad una salvezza da raggiungere quanto prima, per poi magari puntare a qualcosa di più prestigioso. 

Per questa prima partita casalinga il colpo d’occhio è discreto, con la tribuna coperta abbastanza piena, mentre in curva sono circa 200 i presenti: il tifo dei maremmani è continuo per tutti i 90 minuti. Nel corso del match vengono esposti due striscioni, il primo di vicinanza ai gemellati di Viareggio, che stanno vivendo un momento molto difficile, mentre il secondo è rivolto ad una tv locale, rea di non prestare particolare attenzione alla squadra biancorossa.

Segnalo che la squadra toscana per questa stagione ha deciso di indossare una divisa che, oltre ai soliti sponsor, necessari per tirare avanti la carretta, riporta le scritte “Ultras liberi”, “Coscia” (alias Christian, un ragazzo della curva) e infine Francesca e Viviana, due storiche tifose grossetane. Un gesto importante e significativo quello del Grosseto Calcio, che con i fatti dimostra come siano i tifosi il cuore pulsante dello sport.

I folignati giungono pochi istanti prima dell’inizio delle ostilità, ma vuoi il numero, vuoi il caldo e la scialba prestazione della loro squadra, il tifo odierno non verrà ricordato come uno dei migliori. Per dovere di cronaca è opportuno evidenziare che gli umbri sono stati falcidiati da provvedimenti di DASPO che ne hanno decimato le file. I 30 falchetti giunti in terra toscana, anche se a fasi alterne, proveranno comunque a farsi sentire.

Sul fronte dell’ordine pubblico nulla da registrare.

Massimo D’Innocenzi