In questa seconda domenica di novembre la mia attenzione è rivolta alla decima giornata del campionato di Promozione pugliese girone B, in particolar modo sulla gara che vede contrapposte il Grottaglie alla Rinascita Refugees. Particolare interesse lo riveste la compagine ospite, arrivata in tre anni dalla Terza categoria alla Promozione, vincendo addirittura una Coppa Italia nella passata stagione. Una squadra di calcio composta da rifugiati e richiedenti asilo ospiti dei progetti Sai, gestiti dalla cooperativa Rinascita nel Salento. Una formazione nata per abbattere le barriere e favorire processi di socializzazione, che in poco tempo si è fatta conoscere in Puglia e dagli scout delle squadre di serie A. Nata un po’ per caso, allo stato attuale non ha un seguito ultras, ma in poco tempo ha vinto dentro e fuori dal campo, attirando l’attenzione di tutti.
La gara di oggi si disputa sul neutro dello stadio “Giovanni De Bellis” di Castellaneta, in quanto a causa dei lavori di restyling dello stadio “D’Amuri”, da circa un anno il Grottaglie Calcio per le gare casalinghe è costretto a migrare nei campi disponibili della provincia. Scelte che talvolta, per via delle distanze, risultano penalizzanti per i tifosi, costretti a percorrere molti km tanto da affrontare vere e proprie trasferte persino quando si gioca in casa.
Nonostante ciò ottima la presenza dei Grottagliesi, un gruppo ben quadrato al centro del settore, raccolto dietro le uniche sigle “Solo per la maglia” e “Diffidati Liberi”. Anche in questa circostanza non demeritano e fanno la loro ennesima bella figura, sfoderando un tifo continuo per tutta la durata della gara. I cori sono sempre incisivi, accompagnati da tanti battimani. Non sono mancati cori per la libertà degli ultras e in memoria di Gabriele Sandri, trovandoci a ridosso dell’anniversario di quella drammatica data dell’11 novembre del 2007, quando il tifoso laziale venne ucciso da un colpo di pistola sparato ad altezza d’uomo dall’agente della polizia stradale Luigi Spaccarotella.
Nella seconda parte di gara esposto uno striscione rivolto agli amici di Fasano e nello specifico al progetto di azionariato popolare “Il Fasano siamo noi” che, tra il malcontento generale, li ha visti sfilarsi dall’impegno diretto in società dopo ben nove anni.
Al termine della gara, dura sconfitta per il Grottaglie che provoca la contestazione dei propri tifosi, prima contro la società e successivamente nei confronti dei calciatori, accompagnati verso gli spogliatoi tra l’evidente biasimo dei presenti.
Testo e foto Catello Onina