Dopo la sosta natalizia, si sa, non è mai facile ricominciare col piglio giusto, specie considerando che a scontrarsi sono le due uniche squadre imbattute ai vertici della classifica. È così che si ottiene il misto perfetto fra ansia ed entusiasmo: la partita fra le prime della classe, Grottaglie (31 punti) e Santeramo (30 Punti), comincia quindi oltre una settimana prima dello start del match con inviti alla trasferta lato ospiti, i quali polverizzano i 50 biglietti messi a disposizione, e inviti a raggiungere lo stadio lato tifosi di casa.

Il giorno della partita raggiungo lo stadio circa una mezz’ora prima del calcio d’inizio e, dopo il riconoscimento di rito con l’arbitro, effettuo le prime foto e riprese. Il campo è in condizioni pessime, sia lato manto erboso che lato tribune, ma non è una notizia ormai. I lavori di rifacimento del D’Amuri di Grottaglie dovrebbero partire in primavera.

La tribuna coperta, occupata dai tifosi locali e dagli ultras (vista anche l’assenza di un settore popolare a loro dedicato come la curva), è già colorata dai soliti striscioni e pezze.
Nel settore ospiti ancora non c’è nessuno, nonostante un pullman e un nutrito schieramento di forze dell’ordine facciano intuire che gli sfidanti siano già arrivati all’esterno dello stadio.

Lo stadio si riempie e, nel mentre, le due squadre fanno il loro ingresso in campo. Finalmente fanno il loro ingresso anche i tifosi ospiti, i quali si posizionano sul parterre della gradinata (vista l’inagibilità di quest’ultima) dietro ad uno striscione di carta con su scritto “Lotta col cuore!”, accompagnato da una pezza e dallo striscione che identifica il gruppo, “Lupi della Ovest”.

L’ingresso delle squadre, dopo il minuto di silenzio decretato dalla FIGC in onore di Gianluca Vialli, è accompagnato da una coreografia dei Grottagliesi composta da un telone copri settore e da svariati fumogeni.

La partita può cominciare: sul campo le due squadre si equivalgono solo nel punteggio, con il Grottaglie che fa la sua partita e il Santeramo che tiene botta anche grazie a degli errori abbastanza grossolani dei padroni di casa.

I decibel della tifoseria locale aumentano pian piano, così come la prestazione della squadra in campo che riesce a trovare il vantaggio solo nella ripresa, dopo 57 minuti di equilibrio. Passano solo cinque minuti e il raddoppio dei biancazzurri spegne totalmente la competizione della partita. Grottaglie che vince e si porta a +4 proprio dal Santeramo segnando, contestualmente, anche il corso del campionato specie dal punto di vista psicologico, considerando che domenica prossima il Santeramo è impegnato sul campo del Latiano, terza forza, e il Grottaglie potrebbe approfittare di qualsiasi ed eventuale passo falso.

A fine partita, classico saluto di rito di entrambe le squadre ai propri sostenitori. La festa dei Grottagliesi è un misto di incitamento e richieste nei confronti della squadra, oltre che cori di scherno nei confronti degli avversari vinti.

Da segnalare inziale indifferenza fra le due fazioni, spezzata però dagli ospiti nella seconda metà di gara, attraverso dei cori ostili contro la squadra locale. Indifferenza totale da parte della tifoseria di casa invece per tutti e 90 i minuti, tranne che per qualche coro che invitava a “salutare la capolista” a fine gara.

Lascio il D’Amuri con la felicità di aver visto un evento più unico che raro nel resto d’Italia, ovvero una gara di Prima Categoria con oltre mille spettatori e con entrambe le tifoserie sugli spalti, augurando al Grottaglie una pronta risalita dopo il rovinoso fallimento della passata stagione e al Santeramo di poter abbandonare la Prima Categoria che società e tifoseria non meritano.

Vincenzo Luca De Florio