Come gruppo “Manicomio”, abbiamo sempre taciuto e mai risposto alle provocazioni, ma gli articoli stampa pubblicati in questi giorni sui quotidiani non possono passare inosservati e nel silenzio.
In occasione della partita dello scorso 06 febbraio c.a. Ragusa Calcio-New Pozzallo, non abbiamo in alcun modo diffamato nessuno degli spettatori, né tantomeno della tifoseria ospite né della dirigenza ragusana, che tra l’altro in occasione della partita Ragusa-Belvedere, ha donato al gruppo la maglia del Ragusa calcio, cosa che sicuramente non avrebbe fatto se fossero stati aggrediti come è scritto nei provvedimenti del Questore di Ragusa. Un gesto che evidenzia gli ottimi rapporti tra le parti, e non di rottura.
Non abbiamo istigato nessuno alla violenza e neanche scavalcato recinzioni, abbiamo solo tifato, come facciamo dal 2002 a questa parte, incitando la nostra squadra e criticando, come accade in tutti gli stadi d’Europa, gli eventuali errore arbitrali. Abbiamo appreso, solo alla fine della partita, che due appartenenti al nostro gruppo di tifoseria organizzata, avevano avuto una discussione sopra le righe con qualche dirigente della società, e di questo non andiamo fieri, ma da qui a descrivere gli ultras come delinquenti, ci sembra davvero eccessivo!
Le forze dell’ordine presenti allo stadio la domenica sono a conoscenza del motivo del nostro ritorno: onorare la memoria di Giorgio “Piccolo”, ineguagliabile e grande capo ultras e di Marione, ultras vecchio stampo e fondatore del gruppo Manicomio.
Agenti di PS che ci hanno visto crescere, hanno condiviso con noi molte vicissitudini e la rabbia e l’impotenza di fronte ai DASPO, a nostro parere esagerati e ingiusti, addirittura a tre di noi devono andare a firmare in Questura rischiando il posto di lavoro, quando ad esempio il Ragusa gioca in coppa il mercoledì, è davvero tanta.
Abbiamo sempre avuto RISPETTO delle forze dell’ordine che svolgono il loro lavoro applicando la legge, ma a nostro parere i provvedimenti del DASPO, sono stati applicati per colpire il gruppo, per allontanare persone che quel giorno del 6 gennaio non hanno fatto nulla di così grave da subire questo pesante provvedimento.
La domanda che ci poniamo è: “Perché solo a noi? Alla fine della partita, come detto, erano presenti 2 di noi ma anche altre persone, come mai i DASPO sono rivolti solo ai membri del gruppo Manicomio? Come mai altri di noi o della tribuna “A” che hanno esagerato, non sono stati colpiti dallo stesso provvedimento?
Noi non vogliamo lamentarci e magari, ripetiamo, alcuni di noi hanno sbagliato ed è giusto che ci siano conseguenze ma leggere sui giornali le parole “diffamazione” e/o “aggressione di spettatori”, ci lascia attoniti.
Il gruppo ha deciso di continuare e terminare il campionato in corso, per Piccolo e Marione, e a fine stagione trarre le conclusioni sul nostro futuro.
Cogliamo l’occasione per SCUSARCI pubblicamente dei fatti accaduti a fine partita… che non fanno parte nel nostro stile.
Tanto si doveva per correttezza e verità.

Gruppo Manicomio