Dopo questo bellissimo derby, nel quale sul campo abbiamo perso, a menti fredde ci sentiamo in dovere di scrivere due parole sulle nostre sensazioni dopo questa partita. Innanzitutto ci teniamo a ringraziare i giocatori che hanno dato tutto in campo, come ogni partita, al di là del risultato. Ci teniamo inoltre a ringraziare tutti quelli che son venuti con noi a tifare e a sostenere la squadra. Alcune parole le vogliamo spendere per chiarire a tutti chi siamo, da dove veniamo e cosa facciamo, in modo che non vengano più spese parole false e prive di ogni fondamento sul nostro gruppo. Il Gruppo Pampero è un progetto nato 4 anni fa dopo il fallimento della Brandini Claag Firenze con l’intento di seguire e sostenere chi secondo noi meglio rappresentava la nostra città e i nostri colori nella pallacanestro. Se avessimo veramente tenuto ai risultati sportivi, che poi sono anche arrivati, non avremmo preso questa strada. Siamo partiti in 5-6 ragazzi con una bandiera un tamburo e dietro alla pezza col nome che ci contraddistingue da quel giorno, oggi siamo arrivati ad essere l’unico gruppo di tifosi che fa il tifo come si deve, come piace a noi, fatto di divertimento, aggregazione, senso di appartenenza e attaccamento ai nostri colori. Quello che facciamo nasce da noi, dalla nostra volontà e non da altre persone che guidano le nostre mosse, come si è erroneamente detto in queste ultime ore post derby, striscioni cori e quant’altro è sempre stata decisione unicamente nostra. Quando siamo nati nessuno ci ha detto di fare quello che ci siamo messi a fare, nessuno ci ha mai costretto a salire su quegli spalti e a sgolarsi per i nostri colori, è sempre nato tutto da noi. Quello che ci rende più fieri e che ad alcuni soggetti è oscuro è l’ambiente che stiamo creando attorno ai colori che sosteniamo, un ambiente che dalla prima di campionato, nonostante le numerose sconfitte, si è dimostrato caloroso e attaccato alla squadra, riempiendo sempre il palazzetto seppur piccolo e rendendo a chiunque venisse a giocare in casa nostra difficile la vita. Vedere tantissimi bambini alzare con noi le mani al cielo sui nostri cori, cantare i nostri cori alle partite dei loro fratellini, tifare la squadra fino all’ultimo secondo, e tanti genitori che ci seguono apprezzando il buon lavoro che facciamo convinti che sia di ispirazione per i propri figli, è qualcosa che ci invidia chi parla di noi ed è qualcosa di commovente per noi che abbiamo creato questo fenomeno. Radunare sotto di noi e fare appassionare tanta gente che di basket non aveva mai visto una partita e appassionare tutto l’ambiente è una cosa impagabile di cui noi siamo fieri. Di quello che pensano due o tre persone ce ne freghiamo altamente, perché sappiamo bene invece tutte le persone che ci seguono e apprezzano il nostro operato. Finito questo derby la nostra sensazione, oltre il risultato sul campo, è di estrema felicità e soddisfazione per quello che, sotto gli occhi di tutti, siamo riusciti a creare. Le voci di tre o quattro persone non ci interessano, lupi solitari in mezzo alla moltitudine che ci apprezza non scalfiscono il nostro orgoglio e tanto meno la nostra voglia di fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Ai pochi che ci vogliono male auguriamo di riuscire a creare quello che in questi 4 anni abbiamo creato noi, a chi invece ci apprezza facciamo i dovuti ringraziamenti per il supporto e le buone parole spese. Vi ringraziamo tutti con la speranza di rivederci su quegli spalti per alimentare ancora di più quanto di buono abbiamo fatto fin’ora. Questi pischelli ci sanno fare.
Noi siamo il Gruppo Pampero. Il resto è noia.
A difesa dei nostri colori.