A tre giornate dalla fine del campionato si affrontano Rimini e L’Aquila. Per entrambe le formazioni, relegate in zona play-out, una vittoria sarebbe molto importante per cercare di risollevarsi dalla zona calda. Contemporaneamente in Toscana, anche Prato e Santarcangelo si stanno sfidando con il medesimo obiettivo.

Nel pre-partita continua, ad opera dei tifosi biancorossi, la “Colletta dell’orgoglio”: la cifra che verrà raccolta, sarà destinata ai calciatori per permetter loro di affrontare in modo più dignitoso viaggio e alloggi per le trasferte, ma anche materiale sanitario e tutto quello che serve durante i normali giorni di allenamento.

All’ingresso delle squadre in campo, i ragazzi della Est accendono svariati fumogeni rossi che colorano la parte centrale della curva, mentre nel settore ospite, per vedere il contingente ultras rossoblu, bisognerà attendere il ventesimo del primo tempo.

Lo stile che contraddistingue l’odierna tifoseria ospite dalle altre, è nella compattezza del gruppo, che riescono a preservare seppur non siamo moltissimi a livello numerico. Optano per la parte alta del settore e dietro le loro pezze, rigorosamente tenute a mano per tutti i 90 minuti, fanno quadrato e iniziano a tifare per la loro squadra, supportandola inoltre col consueto sventolio di un paio di bandieroni.

Nella curva est verranno esposti vari striscioni, da quello goliardico sul futuro incerto, a quello di stima e rispetto verso Francesco Scotti, attualmente portiere della squadra aquilana ed ex biancorosso, rimasto nei cuori della Est; finendo con quello dedicato alle promozioni dei gemellati di San Benedetto e Civitanova.

Da menzionare, sempre nella Est, una pezza degli amici novaresi, giusti a Rimini per dar manforte nel  sostenere le maglie a scacchi.

Tra manate e una bella sciarpata biancorossa, il confronto sugli spalti rimane sempre vivo. Nella ripresa, spostandomi sotto il settore ospite, ho modo di apprezzare maggiormente il tifo di RBE e soci: sempre bello il loro sostegno, seppur patiscano anche loro qualche assenza forzata di rilievo; successivamente tirano fuori delle bandierine colorate e riescono a creare una macchia rossoblu molto suggestiva.

Sul terreno di gioco la partita non si sblocca, oltretutto nei minuti finali il portiere del Rimini è costretto ad uscire per infortunio e lascia la propria maglia ed il proprio posto fra i pali ad un difensore, avendo già esaurito tutti i cambi a disposizione: sarebbe stata una beffa per i biancorossi perdere in casa, ma il pareggio finale lascia invece invariata la classifica, anche in virtù del pari esito nella concomitante sfida tra Prato e Santarcangelo.

Ci sarà ancora da soffrire per le restanti due giornate di campionato e se poi non si riuscirà ad evitare i playout, toccherà davvero giocare con il coltello tra i denti per non perdere la categoria, in attesa di un cambio societario quale unica soluzione per dare continuità e credibilità alla squadra di calcio della città romagnola.

Gilberto Poggi.