In questi giorni mi trovo nei pressi di Gubbio per cui, data la comodità e la vicinanza, scelgo questo Gubbio–Modena.
Le due squadre non stanno attraversando un buon momento, difatti i locali sono in zona play out mentre gli ospiti si trovano a metà classifica; indubbiamente, dopo tredici giornate, l’ambiente canarino si aspettava molto di più dalla propria squadra.
Mettendo piede sul rettangolo verde scorgo un cielo che non invoglia molto i tifosi a venire allo stadio e, parlando con un altro fotografo, entrambi abbiamo la speranza che non venga a piovere; speranze che con il passare dei minuti diventano sempre più nere e cariche d’acqua.
Quando finalmente entrano le squadre in campo, i brutti pensieri svaniscono e concentro la mia attenzione sui gradoni del “Barbetti”, pronto ad immortalare le due tifoserie.
Gli emiliani alzano un grande striscione per ricordare un ragazzo che non c’è più “Lopez presente” e, dietro di esso, vengono accese ben tre torce, oltre allo sventolio dei bandieroni e delle bandiere.
Invece, dalla parte opposta, l’ambiente eugubino è un po’ contratto, soprattutto per le ultime diffide arrivate ad alcuni componenti del gruppo dopo gli scontri con i rivali di Fano. Così viene esposto un unico striscione,
“Ultras per la mia città”, con la voglia di non mollare nonostante questi ultimi avvenimenti segnano inevitabilmente la vita di un gruppo. Così, a livello coreografico, i padroni di casa non fanno nulla, ma, nel corso della gara, un bandierone e qualche bandierina a scacchi rossoblù verranno sventolati.
Nella prima frazione i modenesi partono benissimo: bandieroni al vento e battimani sono un loro cavallo di battaglia. Dopo appena cinque minuti dal fischio d’inizio comincia a piovere, dapprima in modo blando ma via via sempre più insistentemente, anche se gli ospiti non si danno per vinti e continuano a tifare imperterriti sotto la pioggia, sfornando una bellissima prestazione canora. Non si fermano nemmeno quando, dopo il ventesimo, l’arbitro sospende la partita per quattro minuti in seguito ad un autentico diluvio universale. Con la stessa intensità, i canarini non demordono fino alla fine del primo tempo.
Gli eugubini, invece, dopo un inizio in sordina prendono fiducia e, tutto sommato, il loro onesto tifo lo fanno, con qualche piccola pausa; nel complesso sono abbastanza reattivi, con qualche bel battimani davvero ben eseguito.
Inizia il secondo tempo e la pioggia non accenna a diminuire e, anzi, passa da diluvi improvvisi a pioggia più tranquilla. Fortunatamente, il sottoscritto trova riparo sotto una tettoia ed un commissario, capendo la situazione e vedendomi zuppo d’acqua, mi fa restare tranquillamente invitandomi a rimanere lì.
Tornando alla tifocronaca, in questa seconda parte di gara assisto ad un ribaltamento della situazione (seppur bisogna ammettere che mentre gli eugubini stavano al riparo della pioggia avendo una tettoia, i modenesi si trovavano alla mercé delle intemperie): nel settore ospiti c’è un calo abbastanza marcato, c’è meno intensità e il tifo risulta frazionato da alcune pause più o meno lunghe.
Gli umbri, in questa seconda parte di gara, si stringono intorno alla squadra in evidente difficoltà sul piano del gioco e sfoderano una prestazione tutto sommato discreta; pur peccando in fatto di colore, riescono a realizzare dei buoni battimani ad accompagnare i cori. A dieci minuti dalla fine arriva anche il gol partita siglato da Sbaffo su calcio di rigore, che fa esultare prolungatamente lo stadio, ed in particolare la curva.
Al triplice fischio esultano i padroni di casa con la conquista di questi tre punti d’oro e con la squadra che va ad applaudire verso la curva, la quale ricambia e canta felice. Poi la festa è ancora più gioiosa quando mister Torrente, dopo aver abbracciato i giocatori, va a ringraziare i tifosi per l’incitamento ricevuto. D’altronde, qui sia il mister che l’attaccante Gomez hanno lasciato bellissimi ricordi (come la storica promozione in Serie B datata 8 maggio 2011, con la vittoria in casa sulla Paganese per 3-1).
I tifosi modenesi invece non la prendono bene ignorando completamente i giocatori. Intanto la pioggia continua a scendere copiosa ed ormai bagnato fradicio guadagno l’uscita dal campo e penso che questa volta Francesco (collega modenese del nostro sito) non se la caverà con una semplice birra….
Testo di Marco Gasparri
Foto di Simone Grilli e Marco Gasparri
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