Il primo turno dei playoff di serie C, nel girone B vede il Gubbio ospitare la formazione biancorossa del Rimini. Gli Umbri sono arrivati quinti nella classifica finale, mentre i Romagnoli hanno concluso in decima posizione, quindi oltre al vantaggio di giocare tra le mura amiche, la formazione eugubina avrebbe anche due risultati su tre a sua disposizione: in caso di pareggio al novantesimo, non ci sarebbe nemmeno bisogno di supplementari o rigori ma avanzerebbe direttamente la miglior classificata nella stagione regolare. Gli altri abbinamenti del primo turno del medesimo girone, vedono il Pescara opposto al Pontedera e l’Arezzo impegnato ad Alessandria contro la Juve Next Gen, con gli ultras amaranto che con un comunicato hanno annunciato la loro assenza per protesta contro le squadre B.

La partita a Gubbio, così come sugli altri campi, viene disputata in un giorno feriale e in orario serale per via del ricorso del Taranto poi rigettato contro la penalizzazione di quattro punti, causa problemi amministrativi, cosa che ha fatto slittare e riprogrammare tutte le gare.

La serata non è delle migliori, un’acquazzone primaverile poco prima del fischio di inizio ha fatto desistere una partecipazione più numerosa tra i padroni di casa e se il settore coperto dei distinti si presenta abbastanza pieno, la curva rappresentata dallo striscione ULTRAS UNONOVEUNOZERO registra più di qualche defezione.

Corposa invece è la presenza riminese che si attesta sulle 350 unità, un buon numero soprattutto considerando che i biancorossi ritornano qui a distanza di una decina di giorni dall’ultima partita di campionato, persa tra l’altro 4-0. Nonostante questo c’è fiducia fra gli ospiti, i playoff azzerano tutto e lo dimostrano proprio i numeri e l’entusiasmo di chi ha seguito la squadra in questa gara, fra l’altro, segnata anche da una vecchia rivalità, nata oltre vent’anni fa. Nella stagione 2002/03 le due squadre, infatti, si incrociarono già in un playoff, in una ancora più sentita finale dell’allora campionato di serie C2, quando fu il Rimini ad avere la meglio nel doppio confronto e ad approdare in serie C1, dopo innumerevoli tentativi negli anni precedenti sempre andati a vuoto.

Evidentemente questa antipatia persiste, visto che dal settore locale non si fanno attendere molto i cori contro i dirimpettai, alimentati anche dall’amicizia che lega gli eugubini a Forlì (rivali invece dei riminesi), ai quali vengono dedicati diversi cori di sostegno.

Sia da una parte che dall’altra, a più riprese vengono accese torce e fumogeni che tengono sempre vivo il confronto sugli spalti. Manate, cori di sfottò e nella ripresa una sciarpata nel settore ospite rendono molto gradevole il confronto tra le due parti. Poi succede che a cinque minuti dal triplice fischio, propio sotto il settore che ospita i riminesi, è un neo-entrato giocatore biancorosso a regalare una gioia forse inaspettata segnando il vantaggio che ammutolisce i locali mentre, al contrario, avvia la festa che si protrae fin oltre il triplice fischio finale. Sarà ancora un confronto Umbro-Romagnolo nel turno successivo, questa volta con il Perugia ad attendere il Rimini. Un altra partita in cui vale tutto e in cui può succedere di tutto, per cui continuare a sognare è più che lecito.

Gilberto Poggi