La premessa è d’obbligo: lo sport esiste quando due squadre o due atleti si incontrano; se uno dei due attori protagonisti, per cause di forza maggiore, viene meno, la sfida perde di significato. Oggi ad Altamura si sarebbero dovute incontrare due ottime tifoserie ma, causa divieto, i Barlettani erano assenti. Vietare una trasferta è sempre una sconfitta per il mondo del calcio, tutti perdono: i tifosi assenti, i tifosi presenti, i giocatori e le istituzioni.

Fatta la premessa passiamo ai fatti.

Dopo anni di anonimato, di totale, assoluta e perdurante mediocrità, quest’anno la squadra Murgiana sta regalando alla piazza biancorossa una stagione ricca di soddisfazioni.

La cornice di pubblico di questa finale regionale è di categoria superiore, la tensione che si respira è degna di una finale di coppa campioni: non conta la categoria, tanto meno il traguardo, ma l’amore che provi per la tua squadra. Le due compagini scendono in campo e gli Altamurani mostrano una coreografia fatta di cartoncini bianchi e rossi, con croce nera. Viene scomodato David Bowie: Altamura e gli Altamurani vogliono essere, per un giorno, eroi.

Il tifo nel primo tempo è continuo, ottimi battimani alternati a cori secchi che coinvolgono tutto il settore.

Il primo tempo si chiude sullo 0-0. La tensione, nella prima frazione del secondo tempo, tarpa le ali del tifo altamurano. Improvviso poi arriva il gol, lo stadio torna ad essere una bolgia. Moscelli, ex di turno, viene coperto da una bordata di fischi; il calciatore barlettano si fa espellere e la piazza biancorossa ironicamente lo invita a segnare un gol.

L’Altamura raddoppia e lo stadio decide allora di iniziare a festeggiare; al triplice fischio il popolo altamurano abbraccia i propri calciatori.

Da segnalare che il Capitano dell’Altamura, Salvatore Cannito, a fine match indossa la fascia da capitano donatogli dagli ultras biancorossi.

Il mio articolo si chiude a metà, perché una partita senza ospiti è come un match di calcio che dura solo 45 minuti!

Testo di Michele D’Urso.
Foto e video di Antonio Vortex.