Titolo: I derby d’Italia
Autore: Vincenzo Paliotto
Editore: Urbone Publishing
Prezzo: 16 euro

Quando ho iniziato a leggere questo libro non mi aspettavo niente di speciale: se devo essere sincero il titolo non mi affascinava ed è un periodo in cui l’aspetto prettamente calcistico non è che sia il mio pensiero principale. Sarà che con i continui scandali ho perso un po’ di amore per questo sport, sarà che ad ogni partita butto un occhio e mezzo alle curve ed un’occhiata distratta al campo, ma l’idea di sorbirmi ricostruzioni tecniche proprio non mi andava a genio.

Mi ha spinto ad iniziare questa lettura il nome dell’autore, ormai conosciuto nell’ambiente “pallonaro” visti i suoi lavori precedenti, oltre all’accattivante presentazione della copertina. In effetti la mia prima idea si è rivelata del tutto inesatta, il libro parte in sordina con una breve introduzione sulla storia del tifo in Italia, i primi disordini, l’avvento degli ultras fino ad arrivare alle grandi sfide e all’introduzione della tessera del tifoso. Pagine che scorrono veloci in quanto, anche se l’argomento ormai è stato trattato e ritrattato, in questo caso si può tranquillamente affermare che vengono a galla alcuni dettagli ed episodi sconosciuti ai più, che arricchiscono il bagaglio culturale personale.

Poi l’opera entra nel dettaglio, in una prima fase vengono prese in considerazione quelle sfide che non si possono considerare derby a tutti gli effetti ma un po’ per un discorso storico, un po’ per forzare la mano ed enfatizzare la partita, vengono comunemente definite come tali, pur con un certo margine di errore o se vogliamo con una licenza poetica di fondo. Tanto per citarne uno di eccellenza, Fiorentina – Bologna viene definito come il “Derby dell’Appennino” anche se le due città sono situate in regioni diverse. Lo stesso “derby del sud” tra Roma e Napoli, specialmente nel passato veniva continuamente enfatizzato, era un po’ l’occasione per un trionfo che ristorasse da un calcio che vedeva vincere quasi costantemente le squadre del nord Italia.

L’autore si addentra infine in ogni regione italiana per affrontare lo spinoso caso dei derby regionali, vere e proprie partite dove la vittoria spesso conta il doppio, almeno per i tifosi, in quanto si stabilisce la predominanza cittadina o regionale. Anche in questo caso le pagine scorrono alla velocità della luce, accanto all’aspetto calcistico con qualche perla che cattura l’attenzione del lettore, si affianca l’aspetto che magari interessa principalmente chi mastica tifo e gradinate.

In definitiva una lettura che consiglio vivamente per il suo continuo parallelo tra calcio giocato e tifo, quattrocento pagine che scorrono via tra aneddoti e curiosità, un lavoro esemplare, faticoso ma molto dettagliato.

Valerio Poli