Sono sincero, volevo inserire un altro titolo alla tifocronaca odierna, ma grazie all’inventiva di un amico (nell’inserire il suo commento) mi ha fatto cambiare idea al volo. Il tutto è derivato dalla concomitante visita del Papa programmata il giorno successivo (prima a Carpi, poi a Mirandola, nel cuore della bassa modenese colpito dal terremoto di 5 anni orsono).

Solito pubblico al Braglia, ormai non c’è bisogno di rimarcarlo ad ogni occasione, ed è proprio questa la mia vera motivazione del titolo dell’articolo odierno. Visto il periodo poco felice per la tifoseria modenese, va un elogio ai (pochi) tifosi presenti nell’impianto ad ogni occasione.

Ad inizio gara il centro della curva locale offre una marea di applausi per la presenza di due ex calciatori canarini dei tempi della mitica Longobarda, cioè la squadra che dalla serie C1 fece il doppio salto in Serie A. Per loro sono esposti due striscioni (in direzione della stessa curva) che recitano: “Bentornati eroi della Longobarda” e “Chi la nostra maglia ha onorato…da noi non sarà dimenticato”.
Posso dirlo, è grazie anche alla presenza di questi due giocatori che avviene il picco dei cori della curva modenese: nel finale di partita, il settore popolare gialloblu praticamente si disinteressa al match ed offre i cori che si udivano 15 anni fa, regalando un momento parecchio toccante per buona parte dei presenti al Braglia.

Per il resto della partita si segnala la consueta playlist di cori udita nelle scorse occasioni, però cito in positivo il “segna per noi, vogliamo vincere”, cantato per larga parte del primo tempo.
Anche sul piano visivo si rivede un bandierone dopo parecchio tempo; si spera nelle prossime uscite di rivederlo all’opera.

Baciati dal sole per tutta la partita i ragazzi della gradinata: anche per loro consueti cori per squadra, amici diffidati e contro la dirigenza canarina, sempre accompagnati dalla loro classica bandierina.

Erano le mie prime uscite per Sport People quando vidi all’opera i supporter forlivesi, ai tempi nella trasferta di Ferrara con la Spal: allora si parlava di C2, ora di Serie C.
Come allora rimarco il poco seguito verso la squadra locale di calcio non tanto per disinteresse, ma per via:

1) Della vicinanza con Cesena (non a caso in città sono presenti sia club che gruppi organizzati che presenziano al Manuzzi);

2) Dell’importante seguito verso la locale compagine cestistica, che nel PalaGalassi registra presenze superiori anche alle 3.000 unità.
Comunque sia, una 40ina di tifosi biancorossi sono sistemati nella tribuna laterale del Braglia, facendo sfoggio dei drappi di Rabbiosi Forlì, Orgoglio Biancorosso e Furore Biancorosso. A partita iniziata entra nel settore la Vecchia Guardia, che sistema lo striscione nella parte bassa; fino all’arrivo di questo gruppo, non si udiva nessun coro di sostegno per la squadra; in seguito, viene eseguito qualche coro, senza disdegnare un “Romagna olè, Emilia merda” indirizzato ai tifosi locali. Non sarà un derby sentitissimo, ma comunque resta una sfida tra emiliani e romagnoli.
Nel secondo tempo il tifo resta su buoni livelli (considerando i numeri dei presenti), in parecchie occasioni vedo sventolare qualche bandierina, anche da bambini (ovviamente un fatto positivo).
Lo 0-0 finale accontenta gli ospiti, che applaudono i loro tifosi, mentre i modenesi offrono bordate di fischi verso la loro squadra.

Francesco Passarelli.