Mi aspetta una domenica perfetta che da Palese, dove gioca l’Ideale Bari contro l’Atletico Pezze alle 14:30 per una gara di Prima categoria, mi porterà poi a Monopoli per la gara fra i locali e il Messina alle 17:30.

Un bellissimo sole domenicale accoglie il mio arrivo in anticipo alla periferia nord di Bari dove mi concedo il lusso di una sortita sul mare prima di calcare il rettangolo di gioco. Una classica giornata calciofila in parte rovinata dall’ora legale, con il buio che giunge anzitempo e intacca tutto il fascino di questa contesa. Problematica sollevata, goliardicamente ma nemmeno tanto, dagli stessi ultras dell’Ideale che, con un coro secco e possente esordiscono con un “Vaffanculo all’ora legale”.

A rendere ulteriormente inusuale il tutto, ci pensa la presenza di una rappresentanza ospite. Difficile in queste categorie vedere entrambe le tifoserie presenti. Mai visti, mai sentiti nominare e non credo mai rivedrò questo pugno di ragazzi sopraggiunti aggregandosi al bus della squadra e che con qualche bandiera offrono sostegno alla squadra del proprio paese. Che poi non è nemmeno corretto definire tale, in quanto Pezze di Greco è una frazione di Fasano.

A prescindere da ogni altro discorso, non posso però che complimentarmi con questi giovanissimi tifosi, che preferiscono seguire una squadra di Prima categoria, relegata nei bassi fondi, che non i classici squadroni delle serie maggiori con i quali non sussiste alcun vincolo di identità. Non posso negare che, nel loro piccolo, si sono fatti pure sentire: il mondo del tifo regala anche di queste sorprese, che magari saranno anche delle meteore, ma sempre meglio dei loro pari età che ai gradoni preferiscono altri passatempi spersonalizzanti.

Per quanto riguarda la tifoseria di casa, credo che non abbia più bisogno di presentazioni. Ultras veri che ultimamente stanno pure subendo troppi e ripetuti divieti, ma che puntualmente si fanno trovare al proprio posto quando nessun insulso provvedimento glielo impedisce. Oggi, rispetto alla precedente domenica, li trovo persino più in forma e più quadrati. Arrivano alla spicciolata ma offrono una prova incentrata su cori ironici, cori per la libertà degli ultras, sostegno alla maglia e ai ragazzi in campo e in cui le manate al cielo si sprecano, e sono sempre molto belle da vedere.

Purtroppo lascio il campo prima del fischio finale per poter arrivare in tempo all’altra partita programmata, accompagnato nel mio cammino verso la stazione dai cori che si sentivano arrivare distintamente dal “Lovero”. Bello vedere la gente in attesa del Regionale, curiosa e disorientata da questi cori da stadio di cui non riuscivano a capire provenienza o motivazione. Pure se fosse, come si fa a spiegare la passione?

Massimo D’Innocenzi