Nell’ultimo turno infrasettimanale della stagione si trovano di fronte Bologna e Catania, due squadre retrocesse dalla Serie A nella scorsa stagione. I felsinei cercano un successo per non perdere il secondo posto mentre gli etnei vogliono continuare la striscia positiva di risultati per avvicinare la zona playoff. La cornice di pubblico si aggira attorno ai 10/11.000 spettatori, anche a causa del giorno lavorativo e del meteo invernale.

All’ingresso delle squadre in campo nella parte centrale della curva fa capolino uno striscione che recita: ”PIU’ FORTI DI CHI CI VORREBBE MORTI” seguito dall’accensione di diversi fumogeni e torce che avviene anche da nelle zone di curva occupate da URB, VECCHIA GURDIA, CAPPOTTATI e FREAK.

Mentre per tutta la partita diluvia in modo incessante, il tifo rossoblu, eseguito al ritmo di alcuni tamburi, è continuo e compatto, anche se come sempre i lati della curva non partecipano quasi mai

Al 26° del secondo tempo c’è un blackout, con l’automatico spegnimento di tutti i fari dello stadio (rimangono accesi solo quelli di emergenza e quello delle tribuna) che si protrae per nove minuti.

Nel settore ospiti presenti non oltre di cinquanta persone con le pezze COMMANDO ETNA, SEMU TUTTI MALATI TUTTI DO CATANIA, FORZA CATANIA ed altre più piccole. Prima dell’inizio della partita i tifosi siciliani espongono un piccolo striscione in ricordo di Smeralda, per poi mostrarne un altro nel secondo tempo che recita: “PRETENDIAMO RISPETTO”.

I pochi presenti si mettono in mostra con un tifo altalenante, fatto di qualche sciarpata e un paio di bandieroni sventolati costantemente. Difficile sentirli anche a causa della pioggia insistente.

Il Bologna dopo diversi risultati negativi vince per  2-0 e continua a sperare nella promozione diretta, nonostante il cammino sia irto di difficoltà.

Fabio Bisio