Con i campionati fermi per la pausa estiva, a San Marino si disputano già le gare valevoli per i preliminari di Europa League. La scorsa settimana ho potuto assistere all’impegno de La Fiorita contro l’FC Vaduz, rappresentativa della capitale del Lichtenstein ma che partecipa al massimo campionato Svizzero. La mia curiosità era rivolta, come sempre, ad un’eventuale presenza di tifosi al seguito della squadra ospite: speranza vana, tifoseria organizzata assente e quindi nulla d’interessante da raccontare.

Il discorso cambia completamente ad una settimana di distanza, nella partita in cui la Juvenes/Dogana ospita al “San Marino Stadium” la formazione danese del Brondby IF. All’andata un pesante 9-0 per la formazione che fu dei fratelli Laudrup, ha ormai chiuso ogni discorso di carattere puramente calcistico. Il divario tra il campionato interno di San Marino e quelli del resto d’Europa, oltretutto, è notoriamente immenso, ma noto con un certo stupore che un seguito di tutto rispetto giunge a San Marino per sostenere il Brondby, specie se alla già citata e modesta caratura dell’avversario o al punteggio dell’andata, si aggiunge la distanza non certo ridotta.

Malgrado le stime parlassero di oltre 500 tifosi danesi previsti, a occhio e croce ne quantificherei 200 circa, che in ogni caso sono molto belli da vedere, compatti, degnamente colorati grazie alle loro bandiere e soprattutto capaci di cantare per tutti i 90 minuti senza soste.

Forse grazie al fatto che non conoscessi la scena del tifo danese e non avessi aspettative di sorta, devo ammettere di essere rimasto ampiamente soddisfatto da questa serata: seppur di fronte non avessero nessuno, i ragazzi in maglia gialla (ottimo il colpo d’occhio!) si sono fatti conoscere ed apprezzare, al punto che anche i presenti nella tribuna locale porteranno sicuramente scolpiti nella memoria questo gruppo di “pazzi” che per tutta la durata dell’incontro hanno cantato, ballato, saltato, riempito il cielo con il colore delle proprie bandiere e l’ondeggiare ritmato delle proprie braccia, tutto solo per la passione per la propria squadra e per il proprio stile di vita.

A conclusione, canonico e meritatissimo applauso del Brondby IF alla propria tifoseria per il sostegno offerto, ma da sottolineare soprattutto il bel gesto della Juvenes/Dogana che parimenti si porta sotto il settore ospiti e ringrazia con sinceri e sportivi applausi la tifoseria gialloblu per aver reso memorabile l’atmosfera di questa serata. Senza gli ultras non sarebbe stata che l’ennesima partita senza perché di un calcio ormai sempre più piatto e silenzioso: sotto le curve, ad applaudire e ringraziare, dovrebbero sfilare tutte le più alte gerarchie del calcio, invece di accanirsi in ipocrite campagne repressive che spesso servono solo a sviare l’attenzione dai veri colpevoli. Ogni riferimento all’inchiesta su Blatter e i vertici FIFA è puramente voluto.

Gilberto Poggi.