La seconda giornata del Campionato di Eccellenza Pugliese, vede l’Atletico Mola impegnato in trasferta a Locorotondo contro i padroni di casa del Sudest.

Una gara abbastanza complicata per gli ospiti, “costretti” a portare a casa i tre punti dopo il discorso di domenica scorsa con la propria tifoseria e la promessa di maggiore impegno.

Raggiungo il “Viale Olimpia” con circa 30 minuti di anticipo, ritiro il mio accredito ed accedo sul terreno di gioco. Le due squadre, come da prassi, stanno effettuando il riscaldamento mentre gli spalti si presentano totalmente vuoti.

Effettivamente quest’oggi, se non fosse per la tifoseria ospite, si giocherebbe in un silenzio “assordante”. Il pubblico di casa, composto per lo più da parenti/famigliari dei giocatori, collocato sotto la tribuna coperta, non raggiungerà nemmeno le 100 unità.

Dietro la porta, nella cosiddetta “curva” dove un tempo si accasavano gli Ultras Loco, saranno presenti poco più di dieci persone, dietro i consueti striscioni “Commando Crazy Boys”, “Commando Fedayn” e “Gruppo Roccia Locorotondo”. Il loro supporto durerà sì e no 5 minuti: durante l’ingresso in campo delle squadre accenderanno un “fumone” di colore verde, a seguire un battimani e il coro “Loco Alè”, poi il nulla.

Impressionante il silenzio che accompagna la gara fino alla mezzora; solo al trentesimo, infatti, gli ospiti inizieranno ad accedere all’impianto di gioco, portando finalmente un po’ di vivacità all’ambiente. Grave ritardo dovuto alle fitte operazioni di controllo effettuate dai militari presenti all’ingresso; i tifosi molesi, fatti entrare nella zona di prefiltraggio massimo 1/2 per volta, vengono perquisiti accuratamente e filmati uno ad uno; immancabile il controllo delle pezze e delle bandiere che rende le operazioni ancora più lunghe.

Quando ormai mancano solo dieci minuti allo scadere della prima frazione di gioco, con il Mola già in vantaggio per due reti a zero, gli ospiti si compattano nel settore a loro riservato. I K-Tost appendono le abituali pezze “K-Tost Mola”, appunto, e “Tradizione Marinara”. Subito cori contro la “Lega” e il “Calcio Moderno”, a seguire il “Noi vogliamo questa vittoria”. Al termine della prima frazione, un massiccio “Mola, Mola” a ripetere rimbomba all’interno del “Viale Olimpia”, accompagnando le due squadre all’interno degli spogliatoi. Poi il consueto coro per Antonio Manfredi, seguito da un lungo applauso.

Nell’intervallo, ancora problemi per i sostenitori ospiti: vista la mancanza di un bar all’interno del settore a loro riservato, provano ad uscire per raggiungere un bar vicino. Prontamente bloccati dai militari, vengono obbligati a rimanere all’interno dello stadio “all’asciutto” fino al termine della gara, nonostante i 29 °C e il pomeriggio afoso in quel di Locorotondo. Fortunatamente il buon senso di qualche componente delle due panchine, “allevia” il malumore e la sete dei presenti; all’interno del settore vengono lanciate alcune bottiglie d’acqua, per la soddisfazione però solo di pochi sportivi (si sa, tanti altri vorrebbero una fresca birra…).

Alcuni battimani decretano l’inizio del secondo tempo. A seguire il sempre bello “Tradizione Marinara” sulle note dell’ormai famosissimo “Vengo del Barrio de Boedo”, cavallo di battaglia dei sostenitori del San Lorenzo. A metà della ripresa il classico “chi non salta è molfettese”; nel finale una bella sciarpata biancazzurra sulle note di “Tanto non capirai”.

La gara termina due a zero per gli ospiti. A fine partita i ragazzi in campo si dirigono sotto i propri sostenitori. La “promessa” è stata mantenuta, tant’è che parte un lunghissimo applauso seguito da un imponente “Vi vogliamo così”.

Nota stonata della giornata, la troppa repressione “riservata” ai sostenitori molesi, a mio parere eccessiva per una gara di Eccellenza, in uno stadio per lo più vuoto e privo di ultras locali. Brutto campanello d’allarme, segno che il “sistema”, sta rovinando il calcio anche ai livelli più bassi.

Antonio Vortex.