In vero stile inglese, stadio semi vuoto prima dell’inizio del match, ma a pochi minuti dal fischio d’inizio, un’accoglienza eccitante nel “glaciale” Griffin Park, quasi tutto esaurito per questo grande appuntamento di Championship.

Minuto di silenzio prima di inizio gara, per la strage di Parigi. A differenza della “Bella Italia”, a Brentford per un intero minuto non vola una mosca, tutti in piedi e completo silenzio e al fischio dell’arbitro, un boato da parte di tutti i tifosi presenti.

Tifosi di casa che continuano a sostenere per tutto il match la propria squadra al grido di “Come on Brentford, come on Brentford!”.

Sold out anche il settore ospiti del Nottingham, che canta per tutta la durata del match.

Brentford che inizia a crederci al 27 minuto, una punizione dalla tre quarti, colpo di testa e palla che scheggia il palo alla sinistra del portiere ospite Dorus De Vries. A più non posso sale il grido “Come on Brentford”.

Primo tempo tutto sommato avaro di emozioni. Squadre che si rifugiano sempre in corner, unica vera occasione creata dalla squadra in trasferta con quel bolide dal limite dell area del numero 19 Jamie Ward.

Ma il bello del calcio inglese è come sempre la ripresa, infatti il secondo tempo riparte subito con un occasione per parte, sono prima i padroni di casa a sfiorare il vantaggio, pronta la risposta degli ospiti con Nelson Oliveira ex Benfica.

Al 18′ minuto della ripresa poi, i padroni di casa trovano il vantaggio con un gran goal di Sergi Canos entrato da soli 3 minuti! Boato sugli spalti del Griffin Park, i tifosi biancorossi galvanizzati del vantaggio, volano sulle ali dell’entusiasmo ed inneggiano a gran voce i propri beniamini.

Ma poco dopo, furibonda rissa per una “gomitata” del numero 6 Harlee Dean del Brentford, in effetti il numero 20 del Nottingham Williams, ha accentuato molto la caduta. Espulsione diretta per Dean e quindi padroni di casa dovranno difendere il vantaggio in dieci per i restanti 17 minuti di gara. E come non detto, sugli sviluppi di quel calcio di punizione, arriva subito il pareggio! 1-1! Tifosi di casa inferociti con il direttore di gara al grido di “Shit! Shit!”.

Uno a uno dunque quando mancano solo dieci minuti al termine di un incontro emozionante, la rete del pareggio è stata siglata dal numero 10 Henry Lansbury. Impazziti i tifosi ospiti, ora ci credono e gridano a squarciagola.

In Italia avremmo visto la squadra di casa chiudersi per i restanti minuti finali e in dieci provare a portare a casa il pareggio. Ma il bello del calcio inglese è proprio questo, Brentford se pur con un uomo in meno, si sbilancia continuamente in avanti e il Nottingham Forest sfiora per ben tre volte il vantaggio.

Proprio quando mancano pochi sgoccioli al termine di una partita palpitante, con le squadre apertissime e delle vaste praterie in mezzo al campo, al 96′ minuto di gioco il numero 11 Hofmann del Brentford incredibilmente segna. E dopo ben otto minuti di recupero, l’arbitro pone fine alla partita.

Incontro strepitoso, da cui ne viene fuori uno spettacolare 2-1. Tante emozioni qui al Griffin Park di Brentford, il calcio inglese come sempre, non delude.

Federico Roccio, Scappati di casa.