Avvicinandosi allo stadio prima del match non si può non notare una calma quasi irreale che per nulla ricorda il clima prepartita di un incontro di Lega Pro.

Entrando poi al “Valentino Mazzola” la prima cosa che balza agli occhi è il settore ospiti ancora vuoto, a 15 minuti dall’inizio del match.

Sarebbe lecito pensare che il momento negativo della squadra legato più alle vicende societarie che ai risultati abbia fiaccato la voglia di trasferta degli Anconetani. Ma a pochi minuti dall’inizio dell’incontro il settore ospiti si riempie con 200 unità che da quel momento in avanti animeranno il pomeriggio dell’impianto clementino.

Dal canto suo, la tifoseria di casa si attrezza con un paio di bandiere, lo striscione recante la scritta “Santarcangelo” e la pezza “Casualmente Ultras” ma, se non per brevi tratti, nessun segnale di vita.

Molto colorato invece il settore ospiti con pezze del gruppo Curva Nord Ancona, una per i diffidati e una per Alessio Abram. Presenti anche diverse bandiere, tra cui spicca quella recante la scritta “Vikingo Dorico” e lo striscione “Meritiamo rispetto”, attaccato il giorno prima in sede e unico segno di protesta nei confronti di una dirigenza che rischia di far cadere nel baratro questa storica società.

Con il fischio d’inizio parte anche lo spettacolo degli ultras biancorossi che non interrompono mai il loro supporto, alternando cori a piena voce a un battimani continuo.

Al 10° del primo tempo appare nel settore uno striscione in favore di Alessio Abram, capo ultras Anconetano arrestato un anno fa, e insieme ad esso iniziano una serie di cori a sostegno dell’amico a cui faranno seguito, dopo una decina di minuti, altri cori in favore dei diffidati.

La partita in campo non agevola l’entusiasmo dello spento pubblico di casa che si fa notare, in apertura di ripresa, solo per qualche commento di malcelata insofferenza per l’incapacità dei locali di finalizzare le azioni costruite.

Anche il secondo tempo fila via con una emozione per parte in campo e una sola tifoseria sugli spalti. Da notare, e non era scontato, che i cori degli ultras biancorossi sono tutti a favore della squadra, senza neanche un accenno di contestazione: una vera dimostrazione di fede e attaccamento in un momento non semplice.

A fine gara i giocatori dell’Ancona vanno giustamente a ringraziare i loro tifosi che oggi, gettando il cuore oltre diversi ostacoli, sono stati i migliori in campo. Non si può che augurare a questi ragazzi di poter continuare a seguire la loro squadra in contesti consoni alla loro storia e fama.

Testo di Nicolò Semprini.
Foto di Nicolò Semprini e Gilberto Poggi.

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