Il Girone H della Serie D, almeno sul campo del tifo, non ha da invidiare nulla alla Lega Pro: piazze dal seguito importanti lottano per la promozione in una categoria quantomeno consona al loro seguito.

Domenica 2 novembre, in un girone pieno di incroci interessanti sugli spalti, è la volta di Gallipoli-Taranto, il derby dello Jonio pugliese. Per il Gallo la partita è vitale: le dimissioni del presidente Barone necessitano di una risposta forte da parte della piazza e il bellissimo avvio della squadra di Sergio Volturo merita la migliore cornice di pubblico, specialmente oggi contro un avversario dalla tifoseria più che imponente dal punto di vista numerico per la categoria: la Curva Nord tarantina.

I rossoblù, assiepatisi in entrambi i settori ospiti dello stadio di Gallipoli, impianto piccolo ed adiacente allo splendido mare della Perla dello Jonio, cominciano leggermente in sordina per quel che riguarda l’aspetto canoro, al contrario dell’ampio colore dato dalle bandiere dei vari gruppi ultrà, a Gallipoli uniti sotto lo striscione da trasferta “CURVA NORD TARANTO”.

Nella tribuna in ferro del “Bianco” spicca il bandierone dedicato ad Erasmo Jacovone, indimenticata bandiera del calcio tarantino. Le altre bandiere richiamano i gruppi storici del tifo rossoblù, “Zuffa”, “Ultrapaz” e “Psycho Group”, insieme agli stendardi degli storici esponenti “Claudio”, “Bombolo” e “Ciccio” venuti a mancare.

Dall’altra parta, la Curva Sud Gallipolina non è da meno, nonostante le cifre delle presenze consegnino una sostanziale parità di tifo. Dopotutto, chi è del mestiere sa bene che non è il numero che fa il tifo, e la risposta di Gallipoli (centro di 20.000 abitanti) è comunque apprezzabile visti i tempi e vista la situazione del movimento calcistico, con molti sportivi intenti (erratamente) a seguire le “strisciate”.

Entrambe le tifoserie sono ritmate da tamburi, ma quella rossoblù opta per cori lunghi e ripetuti , naturalmente interrotti dagli squilli secchi della Sud giallorossa. La tifoseria gallipolina, intenta a premiare prima del fischio d’inizio il capitano Achille Casalino per le 100 presenze in maglia Gallo, a metà primo tempo espone uno striscione in ricordo di un ragazzo morto d’incidente nella scorsa settimana: “RIP BRANDO” è il ricordo della Sud. Di ben altra fattura gli striscioni contro le dimissioni del presidente Barone. La Curva giallorossa, sempre attaccata alla maglia ed alla città, dimostra senza equivoci il suo pensiero: “DELLE TUE DIMISSIONI CI SIAMO ROTTI I COGLIONI” e “QUESTA CURVA NON SI DIMETTE” gli impeti identitari della Sud, sempre caratterizzata dalla solita massiccia presenza di colore dei sempre presenti gruppi “Sporka Dozzina”, “Bronx Group”, “Gioventù Bruciata” e “Identità e Appartenenza”.

Testo di Gabriele De Pandis.
Foto di Michel Caputo.