La Sanremese e l’Imperia si affrontano per la terza volta nell’arco della stessa stagione. Dopo la sfida di coppa ad alta tensione ed il derby di campionato nel girone di andata in quel di Imperia, ecco la gara di ritorno nella città del festival.

Così come nella partita giocata nel capoluogo ligure, anche in questa occasione gli organi preposti hanno pensato bene di vietare la trasferta ai tifosi ospiti. Una decisione che era nell’aria già da alcuni giorni, ma che ha comunque lasciato l’amaro in bocca ai molti appassionati, suscitando non poche polemiche. Un derby, di fatto, mutilato del colore e del calore che solo sfide del genere, con entrambe le tifoserie sugli spalti, sanno regalare.

All’andata gli Ultras dell’Imperia, per protesta, avevano abbandonato il proprio settore al 30° del primo tempo, lasciando spazio solo ad un eloquente striscione di biasimo nei confronti di chi aveva vietato la trasferta ai matuziani e di solidarietà nei confronti di quest’ultimi, nonostante l’accesa rivalità.

In questa occasione è la tifoseria della Sanremese a voler lanciare un messaggio forte contro queste assurde decisioni, ribadendo e sottolineando (anche tramite un volantino distribuito prima dell’inizio della partita) che questo non può essere considerato un derby senza la presenza della tifoseria avversaria. Per protesta, dunque, gli ultras biancoazzurri annunciano che la parte alta della gradinata nord, dove solitamente la parte calda del tifo matuziano assiste alla partita, verrà lasciata deserta.

Arrivo in prossimità dello Stadio Comunale di Sanremo piuttosto presto, in tempo, quindi, per vedere il raduno degli ultras della Sanremese poco fuori l’ingresso. Sono già carichi e cantano a squarciagola numerosi cori contro gli odiati imperiesi.

Verso le 14 si accingono ad entrare e, dopo aver superato le consuete (ed accurate) perquisizioni ai varchi d’ingresso, cominciano a lavorare alacremente per sistemare gli striscioni preparati per questa occasione. Quelli relativi ai gruppi ultras (Irriducibili e Cani Sciolti) vengono affissi nella parte superiore del settore, sopra i gradoni. Alcuni di loro, poi, scavalcano le recinzioni per entrare in quello che dovrebbe essere il settore ospiti dello stadio, per affiggere un striscione con la scritta “ULTRAS LIBERI”: un chiaro ed inequivocabile messaggio di solidarietà nei confronti della tifoseria rivale.

In gradinata nord, intanto, ci si dà un gran da fare per esporre un altro enorme striscione che riporta la scritta: “SE QUESTO E’ IL CALCIO CHE VOLETE NOI VE LO PRESENTIAMO”, con al centro un drappo su cui è disegnata una lapide mortuaria con la scritta “Vecchio Calcio”.

Sotto lo sguardo attento dei numerosi agenti delle forze dell’ordine presenti (forse un po’ troppi per una partita di Eccellenza che prevede, inoltre, l’assenza della tifoseria ospite), per altro ripartite equamente con i poliziotti in tribuna e i carabinieri in gradinata, all’ingresso delle squadre il settore degli ultras, così come preannunciato, si presenta totalmente vuoto: niente tifosi, niente scenografie, niente cori.

Dopo il minuto di silenzio in ricordo di Cesare Maldini e di Duccio Melani (già preparatore giovanile dei portieri dell’Unione Sanremo, per la cui recente scomparsa la squadra biancoazzurra indossa anche il lutto al braccio) ed il conseguente fischio d’inizio, i sostenitori matuziani si assiepano nella parte bassa della gradinata ed iniziano a cantare per la propria compagine.

Numerosi i cori contro il calcio moderno, la tessera del tifoso e le forze dell’ordine. Molti, ovviamente, anche i cori contro Imperia e Nizza (tifoseria gemellata con gli imperiesi). Intorno al 10° del primo tempo viene esposto uno striscione contro l’attaccante nerazzurro Marco Prunecchi, ex di questa partita.

Intorno al 25° la tifoseria della Sanremese invita tutto lo stadio ad unirsi a loro nel consueto “Chi non salta è Imperiese”, ma non ottenendo alcun tipo di riscontro decide di apostrofare gli spettatori presenti con il coro “voi siete un pubblico di merda”. Al 30° del primo tempo gli ultras, così come hanno fatto all’andata i tifosi nerazzurri, terminano il loro apporto vocale, non prima però di aver lanciato l’immancabile coro in ricordo di Mirko (Miciu).

La partita in campo è piuttosto combattuta. La Sanremese giunge a questa sfida all’inseguimento della capolista Finale Ligure, mentre l’Imperia deve solo consolidare il quarto posto in campionato. Ma in una partita come questa, in un derby come questo, le motivazioni sono ben altre rispetto ai semplici tre punti in campionato o alla posizione in classifica. E al triplice fischio è l’Imperia a conquistare la tanto desiderata vittoria grazie ad un gol di Faedo, che si mette in evidenza ancora una volta come uomo derby, avendo segnato anche il gol vittoria nei minuti finali della partita di coppa, giocata sempre qui al Comunale lo scorso 6 settembre.

Al termine delle ostilità i giocatori nerazzurri festeggiano in mezzo al campo, mentre la tifoseria sanremese rumoreggia pesantemente nel proprio settore per una sconfitta amara che, tra le altre cose, potrebbe aver messo la parola fine sulla possibilità di vittoria di questo campionato.

Gli ospiti intanto, tornati ad Imperia, vengono accolti dagli ultras nella piazza principale della città, e si lasciano andare ai festeggiamenti insieme ai propri sostenitori per tutta la sera, indossando anche, alcuni di loro, le celebri t-shirt arancioni degli Ultras Imperia.

Daniele Caroleo.