È arrivato il gran giorno, quello dei verdetti. L’ultima giornata di Serie B deve decretare promozioni, play-out e play-off. I giochi sono ancora da fare, anche se l’Empoli è padrone del proprio destino: una vittoria o anche un semplice pareggio contro il Pescara, basteranno per festeggiare la promozione.

Ovvio pensare che la Serie A sia proprio ad un passo, anche il calendario offre un assist non da poco, contro un Pescara che non ha più da nulla chiedere al campionato, perciò, sulla carta, non dovrebbe giocare con il coltello tra i denti.

Ad Empoli è corsa al biglietto, nessuno vuol restare fuori dello stadio e, come è facile immaginare, si giunge ad un tutto esaurito che è dai tempi della Serie A che non vedevo.  Rispetto alle normali partite di campionato, in questa serata il Carlo Castellani vede l’apertura della Curva Nord, il tradizionale settore ospiti è aperto per accogliere i tifosi locali, mentre ai Pescaresi viene dedicato il rettilineo di tribuna. Uno sconvolgimento delle sane abitudini che è indice della febbre da promozione.

Tanta euforia circonda questo incontro. Nelle ore precedenti la partita non mancano caroselli di tifosi festanti che si dirigono allo stadio, qualche bandiera a due aste già ipoteca la Serie A e, addirittura, cosa davvero inusuale a queste latitudini, venditori ambulanti dislocati ai vari accessi allo stadio vendono bandiere e sciarpe commemorative dell’evento (complimenti a loro per l’idea, ma sull’estetica del materiale meglio sorvolare!).

All’interno, lo stadio Castellani presenta un colpo d’occhio niente male. Ben presto tutti i settori sono al limite della capienza e la parte da leone viene fatta dalla Maratona Inferiore, dove l’attesa è ai massimi livelli. I primi cori dei padroni di casa si alzano ben prima dell’inizio dell’incontro e già l’ingresso in campo della squadra, per il rituale riscaldamento, è salutato dall’euforia della Maratona, che parte con cori e battimani ed il classico sventolio delle bandiere. Per l’occasione, si notano diverse nuove due aste, così come qualche bandiera è fatta appositamente per la serata.

Una decina di minuti prima del via, i Pescaresi fanno il loro ingresso nel settore insolitamente riservato alla tifoseria ospite. Sistemano sulla balaustra striscioni e pezze e si fanno immediatamente notare per lo sventolio di tre bandieroni, nonché per i primi cori intonati.

I numeri portati dai Pescara Rangers non sono da disdegnare: la trasferta non è tra le più agevoli, si gioca di venerdì sera (quindi giorno lavorativo) ed infine la squadra non ha più nessun obiettivo da raggiungere. A livello vocale, una volta scanditi un paio di cori ad inizio partita, non si fanno più sentire fino a metà della ripresa, quando si compattano e lasciano partire un altro paio di cori per ricordare chi non è più tra loro. Se a livello vocale non si può dire che lascino il segno, visivamente si fanno apprezzare per i tre bandieroni sventolati in maniera quasi continua e per un due aste mostrato in diverse occasioni.

Si arriva ben presto al momento dell’ingresso in campo delle due squadre. In Maratona, nella zona dei Desperados, viene aperto un lungo striscione: “…per l’Empoli…combatterem!!!”. Dietro lo stesso, vengono accese diverse torce che vanno ad illuminare la serata, ed anche nella zona dei non tesserati torce e fumogeni si fanno notare. Ovviamente bandiere e bandiere a due aste non mancano ed il colpo d’occhio che presenta la Maratona non è niente male, considerando il fatto che spettacoli pirotecnici come si vedevano un tempo, oggi sono totalmente vietati e quello che viene offerto, spesso e volentieri, avviene nella più totale clandestinità.

Detto dei Pescaresi, il tifo poggia sui padroni di casa che, con questi numeri a disposizione, non possono che partire col piede sull’acceleratore: cori e battimani si alternano con buona lena, mentre a livello di colore c’è poco da eccepire, con qualche torcia che viene accesa durante le fasi della partita.

Il tifo è un susseguirsi di cori per la squadra, l’incitamento non viene mai meno, con i Desperados che dettano i tempi e con una larga fetta di Maratona che segue le indicazioni. Anche la zona dei non tesserati è parecchio attiva, fumogeni e torce non mancano, mentre i cori si alzano senza tanti problemi. I non tesserati, numericamente, in questa serata si fanno apprezzare; c’è da dire che, rispetto ad inizio campionato, la loro zona ha visto avvicinarsi diversi ragazzi ed ora lo zoccolo duro è spalleggiato pure da un contorno di persone che non mancano mai all’appuntamento. Se i Desperados non smettono un attimo di sostenere la squadra, i non tesserati in alcune circostanze variano il tema e non mancano di ricordare i diffidati, come non mancano di ricordare la vicenda dell’ispettore Raciti, esponendo la propria idea su Speziale.

L’alta posta in palio sembra frenare un po’ l’Empoli, che sul terreno di gioco trova difficoltà a portare seri pericoli alla porta avversaria. Il Pescara, pur senza troppo impressionare, riesce a difendersi con pochi affanni ed in un paio di occasioni si fa vedere intorno all’area di rigore empolese.

Il tifo dei padroni di casa, dopo l’ottimo inizio, scema un po’ verso la fine della prima frazione. Il risultato non si sblocca e, evidentemente, passata l’euforia, subentra pure un po’ di paura: l’obiettivo è ad un tiro di schioppo, ma la beffa sarebbe un colpo troppo duro da accettare.

Il primo tempo termina sul nulla di fatto, l’Empoli viene accompagnato negli spogliatoi a colpi di cori, l’incitamento prosegue con la squadra nel sottopasso, l’entusiasmo non si placa.

La ripresa si apre con la Maratona ancora sugli scudi. Il tifo riprende in concomitanza dell’inizio dell’incontro, calore e colore non mancano e gli ultras spingono la squadra alla ricerca della rete che significherebbe sicurezza. Anche in questo secondo tempo i Desperados si focalizzano sull’incitamento agli undici in campo; anche i non tesserati spaziano meno e si concentrano su quello che succede sul terreno verde. Le uniche divagazioni della zona non tesserata, vedono protagonisti gli avversari odierni: un paio di cori offensivi si alzano ma non ricevono risposta dai Pescaresi, che si limitano a gesticolare ed ovviamente confermano di non apprezzare le parole degli ultras azzurri.

A metà ripresa l’Empoli passa in vantaggio e la Maratona si scioglie. Ora la promozione è davvero ad un passo ed il tifo può proseguire senza tanti freni. Qualche torcia si fa vedere in Maratona, i cori restano alti con pochissime pause ed in genere il colore non manca, visto che i singoli tifosi si fanno notare con le bandiere fatte in casa e con qualche due aste preparato per l’occasione.

Alla mezz’ora l’Empoli raddoppia e chiude partita e campionato, la promozione ora diventa una realtà ed il finale di partita è una festa continua, con la sciarpata azzurra che, a differenza di altre volte, riesce bene e si protrae per qualche minuto.  Ora si aspetta solo il triplice fischio finale, qualche tifoso comincia a prendere posto sulla vetrata per tentare l’invasione di campo, sotto la Maratona vengono inviati gli stewards per cercare di impedire l’ingresso dei tifosi ma, quando il direttore di gara decreta il “The end”, dalla Maratona c’è la corsa per impossessarsi di magliette e pantaloncini.

A nulla valgono gli appelli dello speaker, che raccomanda di lasciare libero il campo di gioco per poter proseguire la festa, tifosi ed ultras ormai sono padroni del manto erboso: c’è chi cerca l’abbraccio con i giocatori, chi scatta le foto ricordo e c’è chi si dirige verso i Pescaresi per cercar di dar seguito alle parole intonate durante la partita. Le forze dell’ordine controllano che la situazione non degeneri ed in effetti tutto resta nei limiti della decenza, anche perché in realtà sono pochissimi gli Empolesi che si dirigono verso gli avversari; la maggior parte si disinteressa completamente dei Pescaresi e pensa solo a festeggiare la promozione.

Lo speaker continua a chiedere alla gente di abbandonare il terreno di gioco, ma per due persone che escono ce ne sono almeno il doppio che scavalcano le barriere ed entrano sul manto erboso. I Pescaresi escono dall’impianto con la festa di marca azzurra che prosegue e si protrae per diverse ore tra stadio e centro cittadino.

Per la cronaca, a fianco degli Empolesi in questa serata di festa, ci sono tutti i gemellati, dagli Ingrifati con la pezza per Skrondo, passando agli ultras di Montevarchi con pezza e bandierina, fino ad arrivare ai Parmigiani che si fanno notare con i loro drappi gialloblu. E la festa continua…

Valerio Poli.