Per la prima volta in questo 2014/15 si gioca al Moccagatta di domenica e soprattutto in un orario normale, le 14 e 30.

Alessandria risponde ancora una volta presente, sfoggiando anche per quest’occasione una buona Nord che canta fino a dopo il 90° e non smette mai di incitare il “Vecchio Orso”, anche nei momenti peggiori della partita.

Da Bolzano al seguito del Sudtirol si presentano in 3 (probabilmente padre e due figli) dietro allo striscione biancorosso Eagles, ma non si sentono mai durante la partita, nemmeno sui goal della loro squadra che sembrano passare quasi inosservati per loro.

Visto che sul piano del tifo non c’è partita, ci pensano le squadre in campo a dare spettacolo. Per la prima volta in questa stagione vanno registrati cori a favore di singoli giocatori provenienti dalla Gradinata di casa, segno che si stanno cementando i rapporti tra tifoseria e squadra, cosa alquanto utile se si vuole remare tutti nella stessa direzione per raggiungere gli obiettivi dichiarati ad inizio stagione.

L’incontro sembra seguire il ritmo impresso dalla Nord: ad inizio partita, la curva di casa non sembra ancora pronta e lo stesso si può dire della squadra in campo, che inizia balbettando e va subito sotto dopo 3 minuti. A quel punto la Gradinata prende in mano le redini della situazione e pianta una successione di 5 o 6 cori senza pause tra loro, che per una ventina di minuti trascinano la squadra all’attacco fino al meritato pareggio.

Dal pareggio in avanti la Nord non smette di cantare per tutto il resto del primo tempo, nemmeno in occasione del rigore sbagliato dai Grigi a fine primo frazione, con il povero Guazzo già al secondo errore stagionale dal dischetto, che viene comunque applaudito e al quale la Nord dedica un coro pochi istanti prima del l’intervallo.

Nel secondo tempo i Grigi trovano quasi subito il vantaggio grazie ad un eurogoal di Mezavilla, centrocampista brasiliano già entrato nel cuore dei tifosi mandrogni per la “cattiveria” e la determinazione che dimostra in campo in ogni occasione.

In Nord è festa e si continua a cantare senza sosta. Purtroppo poco dopo l’Alessandria rimane in dieci e subisce il pareggio degli ospiti, ma anche in questo caso la Gradinata non si perde d’animo e continua ad incitare i suoi come se niente fosse.

In questo modo si arriva al 90° con la squadra a raccogliere l’applauso della Nord, che comunque non manca di ricordare ai propri beniamini che la Gradinata vuole sempre vincere, e non solo sugli spalti.

Vorrei chiudere sottolineando la presenza di due striscioni che mi sono particolarmente piaciuti: il primo è quello dedicato agli 85 anni del vecchio Moccagatta, tempio del calcio alessandrino dal 1929, mentre il secondo è “Trento Grigia” che ricorda ancora una volta il vecchio gemellaggio che lega la Gradinata Nord agli ultras gialloblu di Trento: onore a loro che si sono sobbarcati 400 km per non far mancare il proprio sostegno agli amici mandrogni.

Davide Ravan.