Si è giocata sabato pomeriggio la seconda giornata di ritorno del campionato di Lega Pro girone A. Al Moccagatta di Alessandria i grigi locali hanno affrontato il Cuneo di mister Iacolino, un ex mai dimenticato in riva al Tanaro, in quanto fu l’artefice di quell’incredibile cavalcata trionfale nel campionato 2007/2008 in serie D, che vide i mandrogni non vincere, ma stravincere il loro girone e tornare dopo 5 anni nel calcio professionistico.

Non è un caso infatti che il primo coro della Gradinata Nord sia dedicato al vecchio mister, che commosso si alza dalla panchina e ringrazia i suoi vecchi tifosi.

Durante l’ingresso in campo delle squadre la stessa Gradinata lascia partire una “cartata”, coreografia molto semplice ma dall’effetto scenico assicurato (in questo caso la cartata non è venuta un gran che bene, è durata troppo poco e ha coinvolto solo la parte centrale del settore, lasciando i lati scoperti).

Dopo il primo coro, che come già accennato è stato dedicato a mister Iacolino, la Gradinata Nord tributa il giusto riconoscimento a Riccardo Bocalon, il bomber della doppietta allo Spezia (oltre alle 10 reti in campionato e il goal al Genoa in Tim Cup nei supplementari) dedicandogli il coro: “Din don, din don, intervengo da La Spezia, ha segnato Bocalon!”.

Sugli spalti opposti, ovvero in torretta sud, i circa 30 sostenitori cuneesi provano a farsi sentire, cercando di incitare la loro squadra con cori semplici ma che spesso vengono bene (bisogna ricordare come a Cuneo non ci sia una consolidata tradizione “curvaiola” e il numero dei tifosi della squadra biancorossa è decisamente basso, sia in casa che in trasferta).

Il primo tempo scorre via abbastanza lentamente, con la Gradinata Nord a cantare su livelli buoni solo a sprazzi e i Grigi in campo a far fatica a trovare spazi nella difesa del Cuneo.

Nella ripresa dalla Gradinata Nord iniziano a sventolare con più frequenza i due bandieroni più grossi, che hanno un forte impatto visivo, colorando, insieme alle altre bandiere più piccole, tutto il settore di grigionero.

I tifosi ospiti anche nella ripresa provano a sprazzi a farsi sentire, ma lo fanno soprattutto con cori simpatici, che dimostrano tutto il loro non essere appartenenti al mondo ultras (non è un caso che lo striscione centrale del settore ospiti sia quello del Club Fedelissimi).

Al 78′ l’Alessandria trova il goal dell’1-0 e mette in ghiaccio la partita, ottenendo tre punti fondamentali per continuare a sognare il traguardo grosso, la serie B.

A fine partita circa un centinaio di sostenitori locali sono rimasti ancora a lungo sugli spalti, intonando il coro divenuto celebre grazie al Rosenborg, regalando qualche minuto di divertimento “gratuito”.

Martedì sera all’Olimpico di Torino si giocherà la semifinale di Tim Cup Alessandria-Milan, un traguardo impensabile ad inizio stagione, ed è prevista una vera e propria invasione di “mandrogni”: a domenica mattina erano già più di 13.000 i biglietti venduti. Ad Alessandria non si vuole smettere di sognare.

Davide Ravan.