In questa domenica primaverile di fine marzo decido di andare a vedere la partita di Serie D tra la Maceratese, capolista del Girone F, e il Chieti, che si trova al quarto posto. Parto leggermente in ritardo per la città marchigiana, anche a causa dell’ora legale che toglie di fatto un’ora di sonno rendendo ancor più pesante l’alzataccia.

Fortunatamente durante il tragitto riesco a recuperare più di mezzora ed arrivare con 40 minuti di anticipo al fischio d’inizio. Dentro lo stadio gli ultras maceratesi prendono posto nel solito settore di curva, anche se non sono molto numerosi per una squadra al primo posto in classifica. Da segnalare la telecamera del funzionario della Digos puntata sul settore per tutti i 90 minuti. I biancorossi partono sventolando un bandierone e varie bandierine per poi, nel corso della gara, cantare abbastanza continuamente con battimani e mani alzate, ma con l’ intensità corale che non sarà sempre su alti livelli, seppur alcuni cori a rispondere vengano eseguiti davvero bene.

Poco dopo l’inizio del secondo tempo effettuano una bella e duratura sciarpata, con conseguente sventolio dei propri vessilli. Il tifo si mantiene costante fino al triplice fischio finale, nonostante il pareggio e gli ospiti ridotti in 10 uomini. Finita la partita rimangono ad incitare e sostenere la squadra sotto al settore per più di 10 minuti, è veramente bello veder spronare e non far abbattere i propri beniamini (soprattutto il calciatore che ha fallito il rigore sparandolo alto) quando mancano 6 giornate al termine del campionato con il Fano, secondo in classifica, distante solo 4 punti.

Gli ospiti nel settore saranno 50-60, con gli ultras (circa 30) che invece arrivano a ridosso del fischio d’inizio entrando in maniera compatta, cantando tutti insieme. Sistemate le loro pezze partono con dei battimani veramente ben fatti, ma il tifo sarà intervallato da pause, a causa delle contestazione verso la propria società, in particolar modo sono diversi i cori contro il presidente. Nel secondo tempo saranno più continui, cantando qualche coro in più ed esibendosi sempre con potenti battimani e mani alzate. Devo dire che seppur in numero ridotto, si faranno sentire abbastanza, mentre alla mezzora effettueranno una bellissima sciarpata che durerà un po’ di minuti e che replicheranno subito dopo averle fatte girare in aria. Da segnalare il continuo sventolio del bandierone No art.9 e di qualche bandierina. Al fischio finale cori e canti per Chieti ed applausi verso la squadra, segno che la loro contestazione è rivolta solo ed esclusivamente alla società.

Marco Gasparri