Incontro fra Atalanta e Torino che è un grande classico calcistico della provincia italiana, quella che ha (aveva?) sempre costituito la vera ricchezza del nostro calcio.

La Curva Nord bergamasca per compattezza, solidità e impenetrabilità si presenta come un muro nerazzurro. Bella la sciarpata all’ingresso delle squadre in campo, accompagnata dallo sventolio dei bandieroni. Qualche coro offensivo per i granata, i rivali di sempre. Anche se gli Atalanta-Torino degli “anni di piombo” sono lontani, per quanto il mondo (e con esso il mondo ultras) sia cambiato diametralmente, resiste in queste partite quell’aura affascinante di sana ruggine, di sano odio, di vecchio campanile che i vertici del calcio stanno facendo di tutto per cancellare, in ipocrita ossequio ad un politicamente corretto veramente stomachevole.
Il settore ospiti è colorato con bandiere e stendardi, anche da parte loro cori offensivi nei confronti degli orobici. La partita scorre via stancamente, senza mai regalare sussulti o emozioni alle proprie curve, le quali però non si risparmiano ed offrono tutto il loro repertorio a sostegno delle rispettive compagini. Alla fine i tre punti vanno al Torino, che esce abbracciato dagli applausi e dall’affetto dei suoi Ultras.

Un ringraziamento personale e particolare a Teo per i biglietti, la scorta ma soprattutto per averci supportato e sopportato anche oggi.

Attilio Rufolo.