Tanto freddo e tanto vento oggi pomeriggio al San Nicola. Di conseguenza la formula matematica, dice che in queste situazioni climatiche e con una classifica deficitaria, lo stadio viene popolato sempre dalla parte più fedele alla maglia e alla città. In poche parole, anzi senza giri di parole, dai “soliti noti”. Indubbiamente quest’anno il San Nicola nutre di una buona fetta di abbonati che rendono lo stadio meno spoglio rispetto ai precedenti inverni quando il pubblico barese ostinatamente e coerentemente avanzava quasi una ventennale contestazione contro la dirigenza Matarrese, riempiendo il San Nicola molto di rado.
Da La Spezia una sparuta macchia nera, arrivata con un pullman. Si compattano egregiamente e nei limiti del possibile cercano di farsi sentire, senza particolari sussulti. Il freddo e la pioggia scesa, tra il primo e il secondo tempo, non scoraggiano la presenza spezzina, che nel frattempo si era riparata nella parte superiore coperta. Tutto sommato, nonostante i tre gol di vantaggio, una classifica altissima e tutti i presupposti di un campionato da vertice, oggi non mi hanno entusiasmato più di tanto. Pero’ vale sempre il gettone della presenza, che salva ogni giudizio canoro e numerico sugli spalti.
La curva barese grazie alla presenza dei bandieroni e del vento forte, offre un effetto molto caratteristico. Il vento sparge anche il profumo acre dei fumi, accesi durante la partita. Insomma, uno scenario complessivo da pubblico barese vintage. Poi in campo, 11 ballerine per non dare altri agettivi poco consoni al commento, non fanno rendere la curva al meglio. Complessivamente, considerando il clima, la classifica e lo scempio in campo, la Nord offre la solita prova di umiltà e carattere. Non mancano le pause, di più del previsto, ma abbastanza motivate da una squadra che assolutamente non merita la calma e la pazienza della fetta ultras. Anche tenendo conto dello squallido scenario dei ragazzini-divi (per modo di dire) e super viziati, che non conoscono il rispetto per chi da decenni è al seguito della causa.
Ma cosa possono capire, di repressione, diffide settori chiusi e trasferte. Alla fine sono mercenari venuti a prendere soldi e a farsi grandi sui profili internet, niente di più.
Solita presenza non tesserata nella Sud inferiore. Resistono anche loro, nonostante il numero davvero esiguo. Ma sta diventando la classica lotta alla sopravvivenza. Sopravvivere per curare la propria sopravvivenza. Meglio scomparire da ultras.
Massimo D’Innocenzi
10