Liberi Cittadini? NO! ULTRAS…
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO

moirasma_28112015Per l’Anno Nuovo Stavros Kodonis [il ministro dello Sport], nei panni di Babbo Natale, aspira di portare agli ultras un regalo favoloso, la Tessera del Tifoso! Quindi dall’1/1/2016 tutti i tifosi, per poter accedere negli stadi della Super League [la serie A greca] e della A1 di pallacanestro e di pallamano, dovranno essere in possesso della Tessera del Tifoso.

Ormai tutti conoscono cos’è la Tessera del Tifoso e quali sono i requisiti per averla. Ad ogni modo tutti quelli coinvolti con il mondo del calcio e della pallacanestro, dirigenti, giornalisti, proprietari di squadre, si sono curati di informare i tifosi in tutti i particolari. Però, nonostante le analisi pubblicate nei giornali o le pagine web, NESSUNO ha potuto spiegarci per quale motivo è necessario l’AMKA [Numero di Matricola di Provvidenza Sociale] per far entrare un tifoso nello stadio! Per quale motivo il tifoso è obbligato a dichiarare il suo AMKA, il quale viene usato SOLO nelle sue transazioni con i servizi pubblici, alle società calcistiche o di pallacanestro, cioè società private? Per quale motivo i dati che saranno riportati sulla tessera del tifoso, verranno consegnati al ministero di Grazia e Giustizia e dopo all’Agenzia delle Entrate e alla Polizia? Per quale motivo gli ultras e i tifosi hanno bisogno di una tessera “speciale” e un trattamento “speciale”? Per quale motivo non sono sufficienti i controlli negli ingressi degli stadi, le telecamere a circuito chiuso nell’interno degli stadi e biglietti nominali come dispositivi di controllo? E perché chiunque dovrebbe obbligatoriamente farsi la tessera del tifoso? Come se tutti quelli che vanno allo stadio fossero potenzialmente in grado di commettere azioni violente o di adottare comportamenti violenti? Per quale motivo viene criminalizzato l’essere tifoso? Quali altre attività quotidiane seguiranno?

Il Ministro prima di annunciare orgogliosamente l’introduzione della tessera del tifoso, avrebbe potuto chiedere al signor Maroni in Italia e al suo omologo ministro turco, paesi nei quali è stata introdotta la tessera del tifoso, per sapere se questa misura ha avuto risultati positivi e se ha potuto sconfiggere effettivamente la violenza? Noi che ci occupiamo di quello che succede negli stadi esteri, sappiamo bene che non ha potuto affatto fermare la violenza, ma ha solo comportato una caduta vertiginosa degli spettatori in tutte le partite. Le nostre sono domande retoriche, ma le nostre risposte non lo sono…

Non possiamo essere precisi sugli effettivi motivi che hanno portato all’introduzione della Tessera del Tifoso dal primo gennaio del 2016. Forse la sua introduzione è frutto dell’ignoranza e dell’incapacità delle persone competenti su come deve essere affrontato il mondo degli stadi; o della necessità di far vedere all’opinione pubblica che il governo si è messo al lavoro e il suo lavoro porta frutti o che i suoi proclami diventano prassi. Forse lo scopo è di riformare completamente il prodotto e gli stadi – una riforma che deve escludere tutti quei tifosi che non sono disciplinati e non si adattano alla nuova realtà. Magari vogliono vedere le reazioni e, se tutti stanno belli zitti, potranno introdurre più facilmente la Tessera del Cittadino, nel chip della quale sarà registrato tutto (dati personali ed economici) e allora ci sarà la schedatura finale. Forse si tratta di un po’ di tutto ciò.

Qualsiasi sia il vero motivo, le nuove misure trasformano lo stadio da uno spazio di libertà, aperto a tutti, senza controlli e limitazioni, ad un club privato per pochi, scelti e disciplinati… clienti.

Il nostro dovere come ultras e tifosi è quello di accantonare le nostre divisioni e reagire contro qualsiasi misura distrugge i nostri fine-settimana sportivi. Siamo uomini liberi e ultras, non numeri AMKA, e faremo tutto ciò che passa dalle nostre mani, le nostre forze e i nostri cervelli per far abolire questo provvedimento.

Com’è già noto, il 29 ottobre 2015 abbiamo fatto rincorso alla Cassazione, collettivamente, con l’aiuto di legali con cui collaboriamo per l’abrogazione di questa misura. Nello stesso tempo ci siamo appellati al Garante per la Privacy e stiamo aspettando la sua decisione su questa misura anti-costituzionale che mette a repentaglio i nostri dati personali e offende la nostra dignità. Parallelamente non stiamo a guardare con le mani incrociate. Ci saranno continue e sempre più energiche azioni dei gruppi ultras organizzati che partecipano all’Iniziativa contro la Tessera del Tifoso sino alla vittoria finale e la revoca del provvedimento.

Vi invitiamo tutti a unirci con noi!
Iniziativa di Gruppi Ultras Anti-Tessera

 

Traduzione A., Sport People.
Fonte: anti-karta.gr