Posticipo televisivo quello del Romeo Galli di Imola, dove di fronte si ritrovano Imolese e Carpi a distanza di ben 19 anni dai tempi delle vecchia C2 della stagione 1999/2000.

Circa un migliaio di presenze in questo lunedì sera, nel settore degli ultras di casa si notano parecchie presenze in più e vari ragazzi delle giovanili dell’Imolese si uniscono a dar manforte al gruppo ultras locale degli Irriducibili.

Gli ultras di casa offrono un buon sostegno per tutti i 90 minuti, vari cori per la squadra (anche quando l’Imolese si trova in svantaggio), cori secchi ben eseguiti, col tamburo che accompagna il tutto. Segnalo anche cori contro i rivali di Castel San Pietro, la principale rivalità della tifoseria imolese. Dietro lo striscione degli Irriducibili si registrano anche due sciarpate, nel primo tempo ed al fischio finale di partita, a cui si aggiungono tre bandieroni fatti sventolare per buona parte della gara. Grande gioia al fischio finale, con la propria squadra che festeggia questa importante vittoria sotto il loro settore.

Circa una settantina gli ultras del Carpi che giungono a Imola questa sera, fortemente delusi dal risultato dell’ultima partita, partono con un emblematico “modenese pezzo di merda”, coro che verrà ripetuto in un’altra occasione. Pecca di serata per il tifo carpigiano sarà l’assenza del tamburo, nelle ultime occasioni ben suonato dagli ultras biancorossi.

Stasera non si segnalano i consueti bandieroni del gruppo Guidati dal Lambrusco, mentre in zona Quarantunozerododici si vedono un tricolore ed una bandiera biancorossa e la sciarpata viene proposta solamente a circa dieci minuti dalla fine, ma assolve comunque al suo compito coreografico. Al fischio finale anche il Carpi saluta i propri tifosi, ma ovviamente gli umori sono diverso rispetto ai padroni di casa.

Indifferenza totale tra le due tifoserie per tutti i 90 minuti.

Testo di Francesco Passarelli
Foto di Tino Chinni