Imst è una piccola comunità di circa 11.000 abitanti nelle Alpi tirolesi, situata a circa 55 km a ovest di Innsbruck. L’alpinismo, gli sport invernali e gli sport all’aria aperta sono sempre stati una parte importante della vita in questa zona, il calcio invece ha sempre svolto un ruolo di supporto più regionale, per molti anni, anche se il club locale, l’FC Imst, è stato fondato già nel 1933. Anche quando questo fu sciolto nel 1955 per motivi finanziari e fu fondato il successore SC Imst, le categorie in cui si ritrovò principalmente a disputare furono la terza e la quarta della piramide calcistica austriaca. Le ambizioni più grandi hanno preso corpo per la prima volta negli anni ´80, anche se poi tali velleità, non sono state implementate sul campo.
È interessante notare che nel frattempo è stato rifondato anche l’FC Imst, tanto che fino al 1994 c’erano due club in città. Nella stagione 94/95, si sono finalmente fusi per continuare a giocare come SC Imst. Il trasferimento nel nuovo stadio nel 1997 ha rafforzato le aspirazioni alle divisioni superiori, anche se hanno dovuto aspettare fino al 2009 per assaporare i primi successi (nel frattempo erano addirittura scivolati temporaneamente in quinta divisione). Il ritorno al quarto livello in quell’anno è stato seguito dieci anni dopo, nel 2019, dalla promozione in Regionalliga Tirol. Questo periodo di successi, ha visto il suo culmine nel 2023, allorquando si sono qualificati per la neonata Regionalliga West, campionato anche questo di terzo livello ma di carattere semi-professionistico.
Dopo il decimo posto dell’anno scorso, all’inizio della stagione l’Imst ha ingaggiato Jens Scheuer come allenatore, campione di Germania nel 2021 con la squadra femminile dell’FC Bayern Monaco e di recente protagonista anche nel massimo campionato femminile inglese (sulla panchina del Brighton & Hove Albion). Insieme a uno stadio che ormai è stato (quasi) adattato ai requisti richiesti per la 2.Bundesliga (tribune, area media, settore ospiti, area VIP) e con una squadra ormai stabilizzatasi ad alti livelli anche in termini di gioco, oggi ospita da secondo in classifica il leader del campionato, l’SV Austria Salisburgo che aspira a sua volta alla seconda divisione dopo la promozione ottenuta l’anno scorso sul campo ma negata per problemi burocratici, compresa l’omologazione dello stadio.
Non si può desiderare una partita migliore di questa, in termini sportivi. Dall’altro punto di vista, la carta vincente è invece nelle mani dei “violetti” della città di Mozart: la grande e forte base di tifosi che da anni accompagna il club in tutti i suoi alti e bassi. Nessun tifo organizzati a Imst: dal 2009 al 2024 c’è stato un piccolo gruppo sotto il nome di “Gegenwind”, primo gruppo nelle divisioni inferiori del calcio tirolese a creare una grande atmosfera con bandiere e torce, sfortunatamente scioltosi qualche mese fa per cause a me ignote; la media delle presenze è rimasta però piuttosto alta e oggi sono venuti allo stadio ben più di duemila spettatori.
Nel piccolo settore ospiti (con una piccola tribuna in legno), la Curva viola offre una bellissima coreografia con strisce di plastica viola e bianche che salutano l’ingresso della squadra in campo con lo striscione “Auswärtssieg” (vittoria in trasferta) e l’accensione di diverse torce. Poco dopo, l’intero settore si riempie di grandi bandiere che non si fermano per un secondo, fino alla fine dei giochi. Anche gli incitamenti e i battimani si susseguono con grande passione. Purtroppo, la squadra in campo non riesce a far sua questa carica tanto che, verso la metà del primo tempo, l’Imst passa in vantaggio e poi, verso la fine della partita, dopo una fase di pressing da parte dell’Austria, chiude ogni altro discorso con un secondo gol.
Tutti i cori degli ultras di Salisburgo, ripetutamente accompagnati da torce singole, non aiutano più. Grande delusione tra i tifosi a causa del vantaggio in classifica vanificato, ma la squadra viene ugualmente chiamata davanti alla curva a seguito del triplice fischio finale, e incoraggiata con cori poi cantati congiuntamente anche dai giocatori stesso.
Forze dell’ordine e stewart si dimostrano moderati e discreti, tutto rimane ben sotto la soglia di guardia, anche se a causa della storica rivalità fra i due stati federali (Tirolo e Salisburgo) e dell’inimicizia con il Wacker Innsbruck poco distante da qui, le partite del Salisburgo in Tirolo sono solitamente definite a rischio dalle autorità (portando in passato ad alcune decisioni folli fino all’esclusione totale degli spettatori). Mentre i tifosi di Salisburgo lasciano lo stadio per dirigersi verso i propri pullman, gli spettatori più fedeli dell’SC Imst si riuniscono nel Club VIP, già ampliato alle dimensioni richieste per la 2.Bundesliga, a cui brindano con un bicchiere di Prosecco o di birra in mano, sognando presto di raggiungere per la prima volta nella loro storia. Per l’Austria, invece, il pensiero di soddisfare i requisiti richiesti dalla Federazione per avere tutte le carte in regola per la promozione e poi fallire sul campo è una nuvola scura da evitare. Un brindisi ideale anche per i loro tifosi: che sia solo un incidente di percorso e che i viola possano quanto prima riprendersi tutto ciò che è stato tolto loro dal calcio moderno.
Testo e foto di Jürgen De Meester