Partita importante sia sul lato prettamente sportivo sia su quello ultras. Partiamo dalle considerazioni a noi più care: le due tifoserie sono senza dubbio tra le più navigate della categoria, ma attualmente vivono un periodo di transizione e parziale rinnovamento. In Curva Montagnani campeggia lo striscione “Vecchie Brigate”, che non può non far tornare alla mente le Brigate Gialloblù, storico gruppo che per decenni ha animato una curva che non ha mai mancato di far sentire il proprio appoggio alla causa, sia all’interno che all’esterno degli stadi. La curva di casa ha subito un brutto colpo con l’uscita di scena delle BAL cui è seguito un periodo di naturale sbandamento anche se ora le cose sembrano decisamente migliorate, anche se a livello numerico manca sempre qualcosa.

Andando ad esaminare l’aspetto sportivo della vicenda, la partita è importante per entrambi gli schieramenti. Il Livorno punta stabilmente ad entrare nella griglia delle squadre che andranno a giocarsi i play off, mentre il Modena deve racimolare qualche punto per allontanarsi definitivamente dalla zona calda della classifica.

I modenesi giungono a Livorno divisi materialmente in due tronconi: i primi a mettere piede sugli spalti sono le Vecchie BG, che attaccano qualche pezza, un paio di striscioni ed un visibilissimo “Onorate la maglia” indirizzato alla squadra. Verso il decimo del primo tempo entreranno anche i “Curva Sud Modena”, che appenderanno alla ringhiera diverse pezze di bella fattura. I due gruppi tiferanno insieme anche se visivamente appaiono come due unità separate.

La curva di casa si presenta con il solito gruppo di ultras posizionati nella zona centrale, a dare colore ci pensano alcune pezze amaranto, mentre un paio di bandieroni accoglieranno le squadre in campo. Il tifo dei padroni di casa è fin da principio ben organizzato e di buona qualità, un paio di lanciacori gestiscono la situazione e la risposta del pubblico è decisamente buona. con alcuni bei battimani e soprattutto con i momenti di silenzio che sono assai rari.

A passare in vantaggio dopo neanche dieci minuti è il Modena. La curva di casa risponde alla grande e, dopo qualche istante di silenzio, torna prepotentemente a farsi sentire. Gli emiliani, una volta a ranghi completi, non mancano di sostenere la propria squadra. Come detto i cori sono generalmente cantati da tutti i presenti; i due gruppi fanno partire il medesimo non sovrapponendo le due voci. La loro prova è sostanzialmente buona, poche pause ed un incitamento costante. A livello di colore offrono poco, solamente un bandierone e qualche bandierina, ma per quanto riguarda l’aspetto vocale c’è poco da imputargli. Magari se riuscivano a fare un gruppo compatto potevano essere migliori sotto l’aspetto visivo ma in fin dei conti, cantando il medesimo coro, questo aspetto è praticamente trascurabile.

Da sottolineare uno striscione della curva di casa per Garibaldo Benifei, eroe partigiano morto pochi giorni prima della gara, e qualche coro offensivo tra le due tifoserie che non hanno mancato di rispolverare vecchie ruggini. Cambiano i tempi ma certi ricordi non si cancellano.

Valerio Poli