In un giovedì piuttosto assolato di inizio dicembre, la Sanremese ospita, allo Stadio Comunale, il Finale, in un incontro valido per il campionato di Serie D. Una sfida che si ripropone, dopo quelle dell’anno scorso nel campionato di Eccellenza, anche in questa categoria, visto che entrambe le squadre hanno ottenuto la promozione nella serie superiore. Il girone ligure-toscano risulta, al momento, piuttosto equilibrato e quindi le due squadre impegnate quest’oggi sul rettangolo di gioco dell’impianto sportivo della città dei fiori, sono divise da pochissimi punti, nonostante abbiano obiettivi sostanzialmente e palesemente diversi.

Entro in campo pochi minuti prima del fischio d’inizio. I tifosi matuziani stanno sistemando i propri drappi nella parte bassa della Gradinata Nord, quando ad un certo punto si odono, distintamente, alcuni cori, tipicamente ultras, provenienti dall’esterno dello stadio. Dopo i primi istanti di comprensiva perplessità, ecco che fanno il loro ingresso, nel settore dei tifosi di casa, gli ultras dell’Albenga, gemellati storici della tifoseria sanremese. Nessuno sapeva della loro presenza quest’oggi, visto che i tifosi ingauni hanno deciso di fare una sorta di sorpresa, un’improvvisata, ai loro amici di Sanremo, in occasione di questo turno infrasettimanale. Una sorpresa più che gradita, accolta dagli applausi, dagli abbracci e dai cori di stima reciproca tra le due tifoserie.

I gruppi si compattano quindi nella parte centrale della Gradinata ed iniziano a lanciare i propri cori, molto spesso accompagnati da numerose manate molto ben coordinate. Il bandierone realizzato per celebrare il loro gemellaggio verrà sventolato per tutta la durata della partita, mentre saranno tantissimi i cori contro i rivali di sempre, Imperia e Savona. Numerosi inoltre i cori a favore dei diffidati e contro la repressione, visto e considerato, tra l’altro, i diversi DASPO subiti nelle ultime settimane da entrambe le tifoserie presenti. Verso la fine del primo tempo viene anche effettuata una discreta sciarpata e ad inizio secondo tempo vengono inoltre ricordati due ragazzi prematuramente scomparsi, Miciu e Isma, appartenenti rispettivamente alle tifoseria della Sanremese e dell’Albenga. L’apporto vocale non accenna comunque a diminuire, anche quando il risultato sul campo non è di certo favorevole ai matuziani.

Sul terreno di gioco la Sanremese, ancora imbattuta in questo campionato, cerca di fare la partita, ma nei primi minuti di gioco è il Finale che si porta in vantaggio con un gran goal dell’ex Capra, protagonista, nella scorsa stagione, anche del trionfo in Coppa Italia Dilettanti della squadra biancoazzurra.  La squadra di casa cerca disperatamente il goal del pareggio, ma inutilmente, andando a cozzare contro il muro difensivo eretto dai giallorossi. Si va negli spogliatoi con il risultato di una rete a zero a favore del Finale mentre, nel corso dell’intervallo, viene anche presentata la nuova mascotte della Sanremese, un enorme leone con la divisa della squadra di casa, che per prima cosa va a salutare gli ultras matuziani in gradinata.

La seconda frazione di gioco inizia sulla falsa riga del primo tempo, con i sanremesi in avanti a cercare il pareggio ed il Finale arroccato in difesa e pronto a colpire in contropiede. Al quarto d’ora dall’inizio della ripresa, però, la squadra ospite raddoppia inaspettatamente. Una manciata di minuti più tardi la Sanremese riesce comunque ad accorciare le distanze, ma nonostante le numerosissime azioni da goal create ed il sostegno dei propri tifosi, non riuscirà più a siglare un’altra rete, subendo quindi la prima sconfitta stagionale, che li allontana, almeno per il momento, dalla zona playoff. Il Finale, dal canto suo, con questa vittoria, consolida la sua posizione nella parte alta della classifica. Al triplice fischio i giocatori biancozzurri vengono comunque acclamati ed applauditi dalla tifoseria della Sanremese che ha riconosciuto, evidentemente, l’impegno profuso in mezzo al campo dai propri calciatori.

Mentre i giocatori lasciano il campo, gli ultras della Sanremese ringraziano ancora una volta i gemellati di Albenga per essere stati presenti con loro in gradinata quest’oggi. Gli ingauni, terminata la partita, si allontanano dallo stadio così come lo avevano raggiunto poco prima dell’inizio dell’ostilità: in corteo e lanciando cori ostili contro Imperia e Savona.

Daniele Caroleo.